Do You Remember? Il secondo Mourinho sarà peggio
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Do You Remember? Il secondo Mourinho sarà peggio

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Jose Mourinho

Dalla Roma di Mourinho ci si aspetta moltissimo in questa Europa League: la sconfitta all’esordio mette però già i giallorossi spalle al muro

Domani sera verosimilmente la Roma chiuderà con una vittoria la sua gara con i finlandesi dell’HJK, che di superiore ai giallorossi hanno solo la data di nascita – 1907 – orgogliosamente esibita nel loro logo. In Finlandia sono la squadra per eccellenza, forte dei 31 campionati vinti. Ma con il Betis hanno capitolato in casa, un 2-0 che ha visto gli spagnoli confermare i pronostici e raccogliere 3 punti che li collocano in testa alla classifica insieme al Ludogorets.

La Roma è scivolata in Bulgaria e se vuole accedere agli ottavi di Europa League senza passare dai playoff con le terze della Champions League è bene che il cammino riprenda spedito. Mourinho lo sa, sa come si vincono le coppe europee e peraltro già prima di lui la Roma aveva fatto buoni percorsi, superando sempre il girone anche col suo predecessore e connazionale, Paulo Fonseca (merito che non possono attribuirsi altri club italiani, più distratti da competizioni che non devono essere snobbate dopo tanta lotta in campionato per potervi accedere)

Giusto per un ripasso della materia, vediamo come sono stati gli inizi in Europa da parte dei giallorossi. Non c’è mai un solo percorso possibile, a quanto si vede.

A differenza di quanto accaduto in Bulgaria la scorsa settimana, Mourinho nella Conference League che poi avrebbe vinto partì benissimo, se limitiamo il punto d’osservazione alle prime 2 partite. Furono 5 le reti rifilate al Cska Sofia, travolto dopo “avere osato” passare in vantaggio. Poi, proprio nella prima trasferta in casa dello Zorya, curò in Ucraina le ferite del derby perso con un convincente 3-0. Due risultati più che convincenti che avrebbero portato alla scivolone con il Bodo Glimt, ma quella è una storia che va oltre le riflessioni odierne, limitate alle prime due partite.

Vediamo il cammino di Paulo Fonseca, in entrambe le stagioni impegnato in Europa League, dove si è arrestata la corsa della Roma la prima volta agli ottavi e la seconda alle soglie della finale.  Nel 2019-20, il girone era più complicato di quello di oggi. La Roma partì benissimo rifilando un poker al Basaksehir, club turco che domani affronterà la Fiorentina in Conference. E al turno successivo pareggiò in casa del Wolfsberger, in un confronto tra lupi che vide quelli capitolini mordere con Spinazzola e rimontati a inizio ripresa da Lendl.

Anche nell’anno successivo la Roma conquista 4 punti nelle prime 2 giornate. Vince in Svizzera rimontando uno svantaggio con lo Young Boys e la mano del mister si vede: la gara cambia totalmente con gli ingressi in contemporanea di Dzeko, Veretout e Mkhitaryan. 3 risorse che Mourinho non ha più a disposizione. Il debutto all’Olimpico vede la Roma impattare 0-0 con il Cska Sofia con rimpianti reciproci per grandi occasioni non concretizzate.

Fonseca 4 punti in 2 gare, Mourinho a punteggio pieno nella prima versione. Il secondo José sarà peggio, l’importante è che non lo sia troppo.