Emiliano Mondonico: «Napoli, giusto vendere. Hamsik uomo chiave» - Calcio News 24
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2014

Emiliano Mondonico: «Napoli, giusto vendere. Hamsik uomo chiave»

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Il parere di Emiliano Mondonico sui rumors riguardanti la vendita del club azzurro

Dopo che il Bologna è diventato ufficialmente a stelle e strisce, un’ altra prestigiosa società italiana sembrerebbe sul procinto di cambiare proprietà: stiamo parlando del Napoli. Infatti in questi ultimi giorni intense sono state le voci che parlavano di un imminente cessione del club partenopeo ad Hamad bin Khalifa bin Ahmad Al Thani, sceicco qatariota, legato alla famiglia a capo del Paris Saint Germain. La redazione di Calcionews24.com ha parlato di questo, ma non solo, con Emiliano Mondonico.

Dopo Inter, Roma e Bologna, forse anche il Napoli potrebbe cambiare proprietà. Lei come vede e giudica questo?

«Chi vende una società non lo fa di certo a cuor leggero, perché al di là dell’ ipotetico guadagno, credo che ci sia soprattutto un affetto per questi club. Però mandare avanti una società di calcio è estremamente difficile, soprattutto dal punto di vista economico, ed è chiaro che per il bene della società si trova da vendere a chi ha magari più possibilità di costruire una squadra competitiva». 

Venendo alle questioni di campo, come ha visto in questa prima parte di stagione il Napoli?

«Il riassunto di questo inizio di campionato si chiama Hamsik, chiaro che non abbiamo visto l’ Hamsik che eravamo abituati a vedere. Tutti ci chiedevamo perché, tutti pensavamo ad un ruolo sbagliato, poi all’ improvviso è tornato ad essere se stesso. E’ bastato un viaggio a casa sua e si è visto il giocatore che eravamo abituati a vedere. Quindi penso che il Napoli ne gioverà tantissimo del ritorno di Hamsik, perché volenti o nolenti, sono i giocatori a fare la differenza, non i moduli. Magari ce ne fosse uno vincente, lo userebbero tutti e tutti vincerebbero».

Secondo lei a cosa è dovuto questo ritardo nel gioco e nei risultati?

«C’è stata la sconfitta di Bilbao, che a mio avviso è stato il punto più basso e che ha portato un po’ alla desolazione. L’ allenatore secondo me ha sbagliato dichiarando che uscire dalla Champions non è stata una tragedia. Sembrava volesse mettere le mani avanti all’ interno di un ambiente e di una società dove bisogna essere postivi e puntare sempre al massimo risultato. Da li, chiaramente, sono nate un po’ di situazioni negative che, solamente qualche vittoria in campionato potrà, non dico far dimenticare, ma sicuramente aiutare tutti».