Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup: dettagli e comunicato
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Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup, tanti ex campioni presenti: dettagli e comunicato

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Tanti ex campioni alla 19esima edizione della Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup

Tanti ex campioni alla 19esima edizione della Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup, ecco tutti i dettagli nel comunicato:

IL COMUNICATO – Torino, 8 maggio 2024

Professionisti, celebrities e amateurs di nuovo insieme, sullo stesso green, per una giornata di sport e solidarietà: lunedì 3 giugno il Royal Park I Roveri di Fiano Torinese, gioiello immerso nella splendida cornice del Parco Naturale La Mandria e già teatro di numerosi eventi internazionali, ospita la XIX edizione della Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup, la competizione che dal 2004 rappresenta un prezioso strumento per promuovere la raccolta fondi a favore della Ricerca sulla SLA – Sclerosi Laterale Amiotrofica, obiettivo che sta alla base dell’impegno della Onlus torinese.

Trenta le squadre che si sfideranno sul percorso a 18 buche, come da tradizione composte da un professionista del DP World Tour, da una celebrities del mondo dello sport e dello spettacolo e da due amateurs. Hanno già confermato la loro presenza Michel Platini, Christian Panucci, Mauro Tassotti, Simone Pepe e il campione in carica Borja Valero, mentre tra i PRO saranno presenti: Adrian Otaegui, fresco vincitore del Volvo China Open e di altri quattro titoli del DP World Tour, Rafa Cabrera Bello, anche lui vincitore di quattro titoli del DP World Tour e Honorary Golf Board Member della Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup, Guido Migliozzi, che vanta tre vittorie da professionista tra cui l’Open di Francia 2022 e il recentissimo secondo posto al Volvo China Open, Jorge Campillo, tre volte campione dell’European Tour, e Stephen Gallacher, quattro vittorie nel DP World Tour e Junior Ryder Cup Captain.

«Siamo felici di riportare per la settima volta al Royal Park I Roveri questo evento: si tratta di uno dei circoli più belli d’Italia, oltre che strategico dal punto di vista logistico, e il riscontro dei partecipanti ne è stata la conferma – le parole di Massimo Mauro –. Un ritorno accompagnato anche da una nota malinconica, in realtà: l’ultima volta che la competizione sì è svolta su quel green era il 2019, da poco eravamo venuti a conoscenza della malattia di Luca e durante quel torneo lui aveva già iniziato il suo percorso di cura. Era lì con noi sofferente, ma allo stesso tempo combattivo, capace di affrontare la malattia con quella forza e anche quell’ironia con se stesso e con gli altri che non l’ha mai abbandonato. Proprio per questo motivo la Golf Cup, così come tutte le altre iniziative promosse dalla Fondazione, vuole essere un evento che permetta a tutti di continuare a ricordarlo con il sorriso, festeggiando e condividendo quello spirito che lui stesso ci ha insegnato».

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