Francia Germania: il dominio di Pogba, i sacrifici di Griezmann
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Francia Germania: il dominio di Pogba, i sacrifici di Griezmann – ANALISI TATTICA

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Francia Germania ha confermato quanto Les Bleus siano senza dubbio i primi favoriti al successo di Euro 2020, trascinati dalla classe di Mbappé e Pogba

Con una straordinaria prova di forza contro la Germania, la Francia ricorda a tutti come mai è la favorita per la vittoria finale degli Europei. Anche se nel primo tempo abbiamo anche visto qualche azione manovrata degna di nota (soprattutto a destra, con ottime rotazioni tra Griezmann, Pavard e Pogba), i transalpini non sono poi nell’approccio troppo dissimili dalla squadra che trionfò in Russia. Nonostante lo strepitoso tasso tecnico a disposizione di Deschamps, la Francia è infatti molto minimalista e tutt’altro che particolarmente ambiziosa nelle trame di gioco. Una formazione che vuole arrivare in porta in modo diretto e verticale, con pochi passaggi: possibilmente in transizione. Non arriva al tiro in modo insistito, sceglie anzi di abbassarsi molto e di concludere poi con ripartenze abbastanza sporadiche ma devastanti quando capitano. Insomma, non è una squadra che ha bisogno di tenere palla a lungo per rendersi pericolosa. Questo stile diventa ulteriormente letale quando la Francia passa in vantaggio a inizio gara. Può scegliere di abbassarsi a difesa del risultato, punendo poi in transizione.

L’aspetto degno di nota, che emerge con chiarezza nel successo di ieri, è la generosità e la solidità anche nelle prolungate situazioni in cui i transalpini scelgono di barricarsi nella propria trequarti. Se, con i giocatori a disposizione, è tutto sommato prevedibile che ogni ripartenza sia potenzialmente letale, è molto meno scontato vedere una simile abnegazione anche da parte dei profili più offensivi. Nonostante i tanti calciatori di estro, che in teoria preferirebbero stare per tanto tempo nella metà campo avversaria, la Francia è granitica e imperforabile nel difendere la propria trequarti. Le linee sono sempre solide e compatte, con un 4-4-2 che a volte diventa anche 4-5-1 quando Mbappé viene arretra. Kanté è un muro in mezzo, mentre Pogba è come al solito super generoso quando deve scivolare in ampiezza. Il calciatore che forse più esprime il sacrificio dei transalpini è Antoine Griezmann, visto che si sacrifica parecchio nella posizione di esterno destro: ieri supportava molto bene Pavard contro la spinta di Kimmich.

Per la verità, c’è stata – soprattutto nel primo tempo – qualche situazione in cui la Germania riusciva a trovare l’uomo tra le linee (soprattutto Havertz). Nonostante ciò, la Francia era sempre intensa e aggressiva nel ricompattarsi e bloccare l’azione offensiva, col risultato che la Germania non riusciva a sfruttare nel migliore dei modi quelle situazioni in cui Pogba e soci avevano un minimo di distrazione. Varane si è esaltato nel difendere l’area di rigore, con uscite molto aggressive: inoltre, con la Germania che nella ripresa è andata molte volte al cross, il difensore del Real Madrid è stato un muro nei pressi della porta, arrivando su una valanga di palloni. Ben 9 spazzate per lui, record del match.

I teutonici le hanno provate tutte, ma non è bastato per segnare. La Francia li faceva avvicinare dove volevano, blindando gli spazi e ripartendo poi con dei fuoriclasse in grado di scardinare qualsiasi sistema difensivo. Soprattutto se possono correre in campo aperto. Ai campioni del Mondo, basta veramente poco per vincere e annichilire anche gli avversari più competitivi. La Francia abbina un talento quasi unico a una solidità difensiva che rende quasi impossibile segnare a Lloris.