Genoa, Gasperini:«Ritorno a Genova stimolo incredibile»

Il tecnico di Grugliasco alla propria presentazione:«Anteporre il Genoa ai singoli»

GENOA SERIE A GASPERINI – Il primo amore non si scorda mai. E questo vale, in termini calcistici, anche per Gianpiero Gasperini, ritornato al Genoa tre anni dopo il burrascoso esonero di Preziosi. 
Il tecnico rossoblu, alla sua seconda “prima conferenza stampa” a Villa Rostan si è detto estremamente felice del suo ritorno nel capoluogo ligure.

GENOA UNICO AMORE Il Gasp in apertura ha ribadito il suo rapporto con i colori rossoblu, che va ben oltre quello strettamente professionale: «Il Genoa mi è mancato moltissimo in questi tre anni, senza nulla togliere alle altre squadre in cui ho lavorato» e continua: «Sono veramente felice di essere tornato».

RECUPERARE IL PASSO Il tecnico rossoblu ha subito delineato le linee guida che il Grifone dovrà seguire per poter rialzare la testa in campionato:«Urge compattare l’ambiente per poter remare tutti nella stessa direzione». Viene ribadito anche il concetto, celeberrimo durante la prima gestione Gasperini, di non farsi prendere dall’entusiasmo :«Bisogna fare qualcosa per i tifosi e non essere preda di facili entusiasmi. I rientri spesso possono nascondere più insidie di quanto si possa pensare.  In questo momento bisogna anteporre gli interessi della squadra a quelli dei singoli. L’importante però è non aver paura di nessuno».

PREZIOSI-GASPERINI: STRAPPO RICUCITO? “Gasperson” , così chiamato dai tifosi genoani, ha raccontato di come è avvenuto il contatto con Preziosi dopo la sconfitta con il Napoli:«Ci siamo sentiti subito dopo la partita con il Napoli. Pensavo che ci si ricordasse solo dei miei ultimi difficili mesi al Genoa, ma mi sbagliavo. Addirittura fino ad una settimana fa ritenevo che lo strappo tra me e Preziosi fosse insanabile».

SQUADRA Riguardo a Perin, Gasperini ha dichiarato che «c’è ancora tempo per valutarlo. In squadra ci sono 4 portieri. Più in generale penso che bisogna sfoltire la squadra. Avere molte alternative fa comodo, ma in campo si scende in 11».

OBIETTIVI «Nel campionato ci sono tre categorie di squadre: i top club, le squadre di media classifica e quelle che hanno come obiettivo la salvezza. Noi dobbiamo toglierci il prima possibile da quest’ultima categoria, per dimostrare il nostro valore».

LUCA PIZZIMENTI