Junior Messias: «Genoa, adesso tocca a me»
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Junior Messias: «Genoa, adesso tocca a me»

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Miretti Messias

Le parole di Junior Messias, attaccante brasiliano del Genoa, sulla prima parte di stagione in rossoblù dopo il Milan

Junior Messias potrebbe essere uno degli elementi di forza per il Genoa nella seconda parte del campionato. Finora ha giocato solo 8 partite con 1 gol, adesso ci si aspetta molto da lui. Ecco i suoi pensieri, affidati a La Gazzetta dello Sport.

LIBERTA‘ – «A me piace giocare, ma volevo più libertà. A volte l’impegno non basta, serve altro a livello mentale perché tutto sia naturale».
IL GENOA«Ascolti: al mio arrivo ho parlato con Gilardino, una persona bravissima, e gli ho detto che ero venuto qui perché desideravo tornare a giocare con la gioia addosso. L’inizio non è stato semplice. Ho faticato per colpa di un infortunio, poi c’è stata una ricaduta, ma sono stato bravo mentalmente a non mollare. Credo che il mio campionato inizi adesso».
POSIZIONE IDEALE«Proprio quella in cui ho giocato sabato scorso. Un po’ mezzala, un po’ attaccante. Ho giocato anche a sinistra, non mi era mai successo».
EX MILAN«In questi primi cinque mesi mi sono praticamente sempre allenato da solo. La molla per superare questo momento è stata l’entusiasmo della piazza, un numero record di abbonati, un entusiasmo pazzesco. Non che in rossonero mancasse, là ero al… top del top. Ma al Milan giocavo per non sbagliare, perché se commetti errori la gente ti critica, e io sono stato molto criticato. Ma mi fa piacere che oggi, quando incontro qualche tifoso milanista, mi ringrazia. Il mio lavoro alla fine è stato apprezzato. Ma volevo tornare a essere il giocatore di Crotone e pensavo che il Genoa potesse aiutarmi in tal senso. Avere la testa libera, fare le cose in modo naturale».