Gonçalves: «Credo in Nzola, la convocazione nell'Angola lo aiuterà con la Fiorentina»
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Gonçalves: «Credo in Nzola, la convocazione nell’Angola lo aiuterà con la Fiorentina»

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Pedro Soares Goncalves, selezionatore della Nazionale dell’Angola, ha così parlato di M’Bala Nzola

La Coppa d’Africa si avvicina e i ct delle nazionali impegnate guardano ai tanti giocatori della Serie A che vi parteciperanno. Tra questi vi è Pedro Soares Gonçalves, selezionatore dell’Angola, che ha osservato M’Bala Nzola durante Fiorentina-Parma di Coppa Italia. Ecco le sue parole al Corriere dello Sport.

IL GOL DI NZOLA – «Una delle sue. Di rabbia e di potenza. Bella, in poche parole. Non era facile segnare in quel momento, specie perché la gara stava finendo e fino ad allora Nzola non era stato molto efficace. Sono certo però che questo gol gli permetterà di acquisire tutta la fiducia che sta cercando. Magari lo porterà davvero alla svolta».

MESI DIFFICILI – «Ha cambiato la sua vita nel corso dell’estate e adattarsi alla nuova realtà non è stato automatico. A Firenze le cose non sono facili come a La Spezia e Nzola, forse, non lo aveva previsto. Ma è una sfida che nessuno gli ha imposto: l’ha voluta lui e sono certo che la vorrà vincere».

TIMIDEZZA – «Lui è un ragazzo timido. Di M’Bala, magari, può spaventare l’altezza, la massa muscolare, ma dentro è un ragazzo buono e introverso. Deve sentire la fiducia intorno a sé per esprimersi al meglio e probabilmente ancora non l’avverte del tutto».

GIOCARE CON BELTRAN – «M’Bala si esprime al meglio quando gli viene chiesto di attaccare in profondità lo spazio, ma sa adattarsi anche giocando assieme a un’altra punta vicino a lui, come avvenuto nel secondo tempo in Coppa Italia».

COPPA D’AFRICA – «Ho convocato tante volte M’Bala in Nazionale, per cui nessuno più di me crede nelle sue qualità. Alcune volte non ha giocato ma io lo ritengo un giocatore chiave, anche perché non ha mai fatto mancare il suo impegno. Spero che in questo mese possa ancora migliorare. E la prospettiva di tornare a giocare per il suo Paese potrà di certo aiutarlo».