2014
Hellas Verona, Mandorlini: «Europa, il rammarico si chiama Lazio. Rinnovo, ma prima firmi Toni»
Il tecnico scaligero: «Sarà difficile ripetersi. Europa? Abbiamo perso energie mentali dopo la partita con la Lazio»
SERIE A HELLAS VERONA MANDORLINI – Intervistato dai microfoni di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch’io Sport, Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, ha parlato dell’amarezza per i soli due punti racimolati nelle ultime giornate: «C’è un po’ di rammarico per i punti lasciati per strada. Nelle ultime due partite, nei minuti di recupero, abbiamo buttato quattro punti. Il nostro, comunque, rimane un grande campionato, nessuno alla vigilia si sarebbe aspettato un piazzamento simile. Tutto è partito dalla gara di Roma con la Lazio, vinta e riaperta da un errore arbitrale. Lì abbiamo perso molte energie, perché volevamo vincere e, di fatto, la gara era vinta. E poi sabato non abbiamo giocato al top, mentalmente eravamo in difficoltà».
EUROPA – La lotta per l’Europa, adesso, si è complicata, con gli scaligeri a dover sperare in un miracolo: «Il Parma sulla carta ha la possibilità maggiore di arrivare in Uefa. Noi siamo in difficoltà, ce la vedremo con il Napoli e non sarà semplice. Ci proveremo, ovviamente, perché anche ieri in pochi si sarebbero aspettati un ko del Milan a Bergamo, tutto può succedere. Ma, obiettivamente, per noi è dura».
LIVELLO MONDIALE – Tra i protagonisti assoluti Luca Toni, in gol anche contro l’Udinese: «Tutti davano Toni per finito, ma lui non ha niente da dimostrare. Ha segnato 20 gol, uno gliel’hanno tolto ed è sempre stato un punto di riferimento per la squadra. Mi auguro che possa chiudere in bellezza e ricominciare al meglio nella prossima stagione. Con noi, però. Iturbe? Credo sia pronto per altri palcoscenici, sarebbe bello tenerlo, ma penso sia difficile».
JORGINHO – Domenica il Verona ritroverà Jorginho, passato al Napoli a gennaio: «E’ stato una perdita importante, a livello tecnico era fondamentale. Io l’ho detto a Sogliano, ma poi bisogna considerare anche le esigenze di bilancio. La sua mancanza s’è sentita, con Donadel e Cirigliano abbiamo provato a supplire la sua assenza, ma, anche in virtù di quello che sta facendo a Napoli, è palese quanto sia forte. E lo sarà anche per la Nazionale. Napoli? Sarà avvilente per lo spettacolo, non è bello giocare in uno stadio vuoto. Proveremo a vincere in ogni modo. E poi non ho mai visto nessuno che gioca per perdere…».
FUTURO – Prima di chiudere, il tecnico ha parlato della prossima stagione. Con il rinnovo che, ad oggi, non c’è ancora stato: «Confermarsi a questi livelli sarà difficile, sono frasi che dice anche chi farà più di 100 punti, per cui… Bisogna ripartire da zero con umiltà, mantenendo come obiettivo quello di restare in A. Rinnovo? Prima lascio firmare Toni, poi rinnovo anche io. Mi piacerebbe così, l’ho detto anche alla società».