2013
Il mercato del Torino: manca un uomo per reparto, attacco ok se Immobile va
Il pagellone del calciomercato granata
CALCIOMERCATO TORINO PAGELLE – Archiviata la lunga sessione estiva di calciomercato è ora il campo ad emettere i suoi giudizi: segue un’analisi inerente al mercato effettuato dalla dirigenza granata.
ANDAMENTO GENERALE DEL MERCATO – Occhio al bilancio innanzitutto ed in effetti la chiusura delle operazioni fa segnare un ottimo surplus: + 7.100.100 di euro è l’attivo generato dalle operazioni del Torino. Che, dopo un paio di stagioni in cui la vicenda sembrava maturata ma alla fine puntualmente non se ne faceva nulla, ha finalmente ceduto Ogbonna: a sorprendere è la destinazione, in pochi avrebbero scommesso su un’operazione così importante tra le due squadre della Mole. Sostituito con chi era già in organico – in primis Rodriguez – e dalla scommessa Maksimovic, sono approdati in granata anche Bovo, Moretti e Pasquale per completare il reparto difensivo. Non sono mancati i colpi in avanti: Immobile per Bianchi e diverse mezzali e trequartisti – vedi El Kaddouri, Bellomo e Farnerud – chiamati a fare meglio degli evanescenti Stevanovic e Santana.
IL MIGLIORE ACQUISTO – Ciro Immobile. E’ vero, non ha convinto alla prima nella massima serie: ma è da ricordare come le porte della formazione titolare del Genoa gli fossero ostruite – o al meglio ostacolate – da Borriello ed in corso d’opera anche da Floro Flores. Non una scusante, ci mancherebbe, perché Immobile le occasioni le ha avute eccome – ben 21 le presenze da titolare – non sfruttandole al meglio: soltanto cinque i gol messi a segno e dal caterpillar della promozione del Pescara targato Zeman era lecito attendersi qualcosa in più. Dopo l’anno di transizione ecco la stagione della verità: l’attaccante napoletano ora ha il posto da titolare indiscusso nell’attacco di Ventura e dovrà meritarsi questa seconda chance. Giusto l’investimento, spetta al calciatore dare le risposte.
COSA SI POTEVA FARE DI PIU’ – Un uomo per reparto, forse soltanto l’attacco potrà risultare completo qualora fosse la stagione di Immobile. Dunque un portiere più affidabile di quelli già in organico, un difensore di spessore assoluto per migliorare il pesante passivo della scorsa stagione – 55 le reti subite ed è anche stato ceduto Ogbonna – ed un centrocampista abile soprattutto nella fase di costruzione della manovra: qualcuno che sappia mettere ordine e dettare i tempi, una pedina che serve sia nel caso di passaggio definitivo al 3-5-2 che nella conferma del 4-2-4. O comunque in un’alternanza dei due moduli: il settore sembra dotato di mediani d’interdizione ma carente in tal senso.
IL VOTO: 6 – Sufficienza striminzita: la ricca cessione di Ogbonna avrebbe consigliato alle esigenze del Torino qualche investimento degno di nota. Per invertire, va ribadito, il trend della recente stagione: la squadra di Ventura non ha avuto difficoltà nel trovare la via del gol – 46 le reti realizzate, prima squadra in tal senso dalla decima posizione della classifica in giù – ma si è rivelata decisamente poco solida. Mister Ventura lavora su un modulo che possa garantire più efficace copertura, ma non avrebbe disdegnato l’approdo di un difensore dal certificato valore.