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Inter, i cinque segreti di Conte per riportare il club al top

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Antonio Conte ha ben in mente quale deve essere il piano per riportare l’Inter al top: tanto lavoro, mercato e una nuova mentalità

Antonio Conte è un uomo in missione. Il tecnico salentino vuole riportare l’Inter al top in Italia e in Europa. La Gazzetta dello Sport ha immaginato quali sono i cinque punti attraverso i quali Conte cercherà di compiere la sua missione.

  • Vincere nel lungo periodo – Il lavoro che sta portando avanti Conte è incentrato sul rendere il mondo Inter un posto speciale, unico, per garantire un lungo periodo al vertice e non accontentarsi di celebrare un successo oggi per poi dover ripartire da capo.
  • Uomini contiani – Il sistema contiano prevede furore, sacrificio e abnegazione dal primo all’ultimo secondo della partita. Non a caso Kante era il profilo ideale per far decollare immediatamente il progetto sportivo. E i tre “ingredienti magici” sono facilmente ricollegabili ai giocatori chiave dell’Inter contiana, come Lukaku e Barella. A loro si è aggiunto Vidal, che un tempo incarnava alla lettera tutto ciò che Conte vuole vedere in un suo giocatore.
  • Cavalli di ritorno – Perisic è rientrato alla grande, con atteggiamento e volontà. Le caratteristiche fisiche lo hanno aiutato a guadagnare in fretta la fiducia di Conte e la duttilità tattica ha fatto il resto. Quello che al momento non è riuscito ancora a fare Radja Nainggolan, che oggi invece fatica a trovare un minutaggio vero che possa garantirgli una chance per mettersi in mostra. Il problema, però, è anche di atteggiamento.
  • Eriksen – Conte ha spesso ribadito l’assenza di uomini abituati a vincere, che potessero trascinare i compagni. Paradossale è la situazione Eriksen, arrivato a gennaio per far fare un salto di qualità e invece ancora oggetto misterioso in nerazzurro. Conte si aspetta una scintilla da tempo, ma il tempo sta per scadere.
  • Testa a testa decisivi – ’Inter ha fatto passi da gigante nell’ultimo anno. Il lavoro si vede, ma poi la classifica va letta con attenzione. Ecco perché Conte preferisce sottolineare l’orgoglio di aver superato il Napoli nello scorso campionato rispetto all’essere arrivato a -1 dalla Juve. La preoccupazione del tecnico è proprio questa: il 2° posto dello scorso anno non significa essere l’unica rivale della Juve, anzi. Il k.o. di Torino dello scorso anno segnò la reale differenza tra bianconeri e nerazzurri. Ecco, su questo punto Conte spera di essere più vicino: l’Inter dovrà avere più fame della Juve al prossimo incrocio, sarebbe il vero segnale del cambio di mentalità.