Italia, Abete: «Ottimi rapporti con Agnelli»

Il presidente della FIGC ha parlato dei rapporti con la Juventus ed il suo patron.

ITALIA FIGC ABETE – In viaggio verso Torino, dove stasera assisterà al match contro la Repubblica Ceca, il presidente della FIGC Abete ha voluto parlare dei rapporti con la Juventus, che stasera ospiteranno la Nazionale per il match di qualificazione ai Mondiali 2014 in Brasile nel loro impianto di proprietà:

«Con Andrea Agnelli i rapporti personali sono sempre stati ottimi; sul piano istituzionale poi ovviamente è del tutto legittimo che possano esistere posizioni contrastanti. Ma non c’è niente da ricucire. La nostra presenza a Torino, dopo 4 anni, è in primo luogo un omaggio a una città importantissima per la storia della Nazionale. Siamo stati ospiti in questi giorni di Torino e Juve, due club da sempre legati all’azzurro. Quello bianconero storicamente è il club che ha dato alla Nazionale il maggior numero di giocatori; e che facciamo… non giochiamo nello Juventus Stadium per ripicca? Faremmo tutti un gravissimo errore se non guardassimo solo all’interesse della squadra: che è quello di vincere e qualificarci. Restano situazioni da definire e ci arriveremo ognuno con il proprio punto di vista. Ma i rapporti sono chiari, tra società e Federazione: vorrei ricordare che Marotta è appena stato confermato vice presidente del Settore Tecnico», ha spiegato il presidente federale, come riportato dal “Corriere dello Sport”.

Sul pubblico della Nazionale e l’eventuale test di maturità per i tifosi dello Juventus Stadium, vista la presenza stasera di Mario Balotelli, Abete ha aggiunto: «Il pubblico della Nazionale sta diventando un “bel” pubblico ovunque. E’ stato fatto un grande lavoro, anche con Vivo Azzurro. Quello a cui noi abbiamo puntato non è cercare di eliminare qualche decina di fischiatori degli inni, che ci saranno sempre, ma far sì che la stragrande maggioranza dei tifosi si sentano coinvolti nel tenere un atteggiamento positivo. Balotelli allo Juventus Stadium? Non so se si può parlare di prova generale o qualcosa del genere. Io sono ottimista, non per dovere, ma per convinzione».