Italia, Buffon: "Conte manca alla Juventus. Mondiali..." - Calcio News 24
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2012

Italia, Buffon: “Conte manca alla Juventus. Mondiali…”

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ITALIA BUFFON JUVENTUS CONTE GIOVINCO – Ai microfoni della conferenza stampa della Nazionale, il portiere azzurro Gianluigi Buffon ha parlato di vari argomenti ma, come naturale, quello principale non poteva che essere relativo alle vicende della Juventus e del proprio allenatore, Antonio Conte, coinvolto nel caso calcioscommesse.

Si parte con gli argomenti relativi alla Nazionale ed il girone in vista delle Qualificazioni per i Mondiali del 2014 in Brasile: “Al momento non penso al futuro, ho 34 anni e credo di portarli discretamente bene, oltre a un’ottima condizione fisica, ho grande entusiasmo, ma soprattutto, da un anno e mezzo a questa parte, una grandissima rabbia e voglia di vincere che mi accompagna, quando hai queste tre componenti puoi andare avanti quanto vuoi. Il mio presente? Non sono come prima, ma meglio ora che ai tempi di Parma: sono in forma, porto bene i miei anni e non penso al dopo. Nel girone dobbiamo essere la squadra leader. Dopo di noi ci sono 3-4 squadre che possono tagliarsi il ruolo di outsidere. Sono avversarie che rispettiamo molto. Per poterle battere, non possiamo sottovalutare l’impegno, quello sì”.

Buffon spende poi due parole su Sebastian Giovinco, convocato da Prandelli ed esploso finalmente anche in bianconero: Giovinco? Si è messo in discussione, ha voluto dimostrare di essere cresciuto. I due anni di Parma sono serviti proprio per questo, per acquisire una maggiore consapevolezza della propria forza e del proprio valore, ed anche per dimostrare ai suoi detrattori che, ugualmente, nonostante la presunta altezza penalizzante, ha talmente tanta classe che può emergere anche in un contesto internazionale. L’inizio con la Juve sta dimostrando proprio questo”.

Sulla formazione che sceglierà l’Italia ed il numero di giovani in rosa: “La scelta del modulo spetta al mister, in base alle sicurezze che può intravedere nella sua ipotetica squadra e formazione. In una situazione di progetto iniziale come questa, probabilmente, visto che non si possono fare regali agli avversari, credo che, andare a ricercare le certezze sia il modo migliore per iniziare quest’avventura. Molti ragazzi avranno l’opportunità di mostrare il proprio valore e far crescere il proprio bagaglio di esperienza e questo, in chiave azzurra, è un bellissimo segnale. Credo anche per gli allenatori sia un’opportunità vera e reale pe dimostrare quanto un allenatore riesca realmente ad incidere in una squadra. È un po’ quello che è accaduto a noi, con il nostro allenatore, e quello che un po’ accade sempre nelle squadre di medio-bassa classifica, mentre nelle altre sfere c’è solitamente un discorso più di tipo gestionale, che da un certo punto di vista poteva essere anche giusto, perché faceva arrivare all’obiettivo prefisso, ma non portava alcun tipo di miglioramento o novità al movimento del calcio”.

Infine, si torna a parlare di Juventus e di Antonio Conte: “La Juventus? Dobbiamo essere pronti per la Champions, è il nostro imperativo: lo aspettiamo da tre anni. La consapevolezza e l’idea di gioco sono le vere vittorie di Conte, ma ci manca in panchina. “.