Italia, Buffon: «Traguardi? Dai quarti in poi Mondiale positivo» - Calcio News 24
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2014

Italia, Buffon: «Traguardi? Dai quarti in poi Mondiale positivo»

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buffon conferenza italia 2013 ifa

La conferenza stampa del portiere della nazionale italiana

CONFERENZA STAMPA ITALIA BUFFON – Per l’Italia oggi a Coverciano è intervenuto in conferenza stampa Gianluigi Buffon, il quale ha dichiarato: «E’ il mio quinto mondiale, un buon traguardo che non mi appaga pienamente perché come tutte le competizioni di valore ci si prepara ad affrontarle per cercare di stupire il più possibile. Non me la sento di parlare di grossi traguardi, penso che la nostra nazionale sia abbastanza affidabile, riesce quasi sempre a vincere le partite che deve vincere e spesso riesce pure a sorprendere».

QUARTI – Buffon ha aggiunto: «Dai quarti di finale in avanti, sarà un buon mondiale: se riuscissimo ad arrivare lì saremmo super soddisfatti ma dipende dai sorteggi anche. Ipoteticamente ai quarti ci potrebbe toccare la Spagna, lì capita di uscire anche se non ci si accontenta mai. Un Mondiale è il massimo riconoscimento e il massimo successo che un giocatore possa conseguire, per quel che riguarda la propria carriera e il proprio blasone e la storia di una nazione. Sono dell’idea che ogni tanto non vincono i più forti ma i più bravi, perché se così non fosse non si darebbe il valore reale ai singoli soggetti».

CERTEZZE – Queste le altre parole di Buffon: «Siamo una squadra matura e con certezze, che conosce i propri limiti e proprio per questo siamo affidabili, però bisogna anche riconoscere con molta serenità e trasparenza i valori degli avversari e quando si parla di Brasile, Argentina, Spagna e Germania si parte un gradino sotto inevitabilmente. Sicuramente ci sono delle squadre favorite, noi e la Francia ad esempio siamo delle outsider. Ci saranno gli elementi giusti per disputare un buon mondiale».

VOGLIA – Buffon ha continuato: «C’è la voglia di tutti di fare il massimo per la causa e di non avere rimpianti. Con questi presupposti si può capire che da parte nostra c’è la massima serietà e volontà di lavorare bene. Se poi questo bene comune venisse esaltato dalle qualità di un singolo ne saremmo molto felici. Penso che per arrivare a grandi risultati non si possa prescindere dall’equilibrio e noi siamo stati molto equilibrati. Noi portieri da qualche anno abbiamo sviluppato la prerogativa di giocare molto coi piedi e di correre qualche rischio, è quel che richiede il calcio moderno».

PORTIERI – Ancora Buffon: «Arriviamo alla gara con l’Irlanda con la migliore condizione possibile, non vogliamo sfigurare comunque, vogliamo cominciare ad accaparrarci delle certezze che in vista della prima gara del Mondiale farebbero bene. Non voglio scadere nel ridicolo e sembrare anacronistico, le sfide vere le fanno i più giovani perché adesso ho 36 anni: se a 24 anni mi avessero paragonato a un 36enne mi sarei offeso ma ora essere preso come paragone mi fa veramente piacere. Girone? Probabilmente in questo momento noi siamo una squadra che può pensare di spingersi più in là rispetto alle altre».

VITTORIA – Buffon ha aggiunto: «Allenamento sul fisico? Secondo me è tutto molto utile perché dà un’idea a chi non c’era l’anno scorso a quello a cui andremo incontro e quindi pelerà fisico e mente allo sforzo che verrà richiesto. Se dovessimo vincere, non vinceremo solo per quello, ma credo che a questi livelli di grande professionalità bisogna cercare di trovare le condizioni migliori per esprimersi al meglio ed evitare alibi. Sono percentuali piccole che sommate alla lunga possono dare una grande mano.

NAZIONALE – Buffona in seguito ha detto: «Ancora Nazionale chiamata a dare immagine bella dell’Italia? Se avessimo questo tipo di potere acclarato sarebbe un’altra bella responsabilità, sicuramente sappiamo che dalle nostre fortune, dal nostro spot ai Mondiali passerà molta gioia tra i tifosi italiani e tra la stampa italiana e probabilmente alcune problematiche verrebbero accantonate e questo per noi sarebbe una grande gratificazione. È anche vero che questo tipo di responsabilità potrebbe essere giusta da chiedere ma va condivisa con tutto il movimento calcistico e la popolazione italiana. Il mondiale a luglio finisce, poi ricomincia la vita di tutti i giorni… È un discorso molto complesso che va al di là del rettangolo verde».

JUVE – Poi il portiere ha dichiarato: «Differenza col ritiro della Juventus? Quando si viene da anni che hanno prodotto vittorie in entrambi gli ambienti la speranza di ogni giocatore è quella di poter continuare questo progetto perché abbiamo la sensazione che non abbiamo ancora sparato tutte le cartucce. I margini di miglioramento possono emergere più rapidamente se si dà continuità ad un certo tipo di lavoro».

PERIN – Di nuovo lo juventino: «Perin nuovo Buffon? Non credo gli farebbe schifo… Gli auguro di potersi togliere tante soddisfazioni e di essere solo Perin ed accettarsi per quello che è. Del nuovo gruppo azzurro ne parlavamo anche con qualche ragazzo e devo dire che la dedizione con cui stiamo lavorando con degli obiettivi ben precisi è un qualcosa che non si riscontra in ogni ritiro. È molto bello, mi auguro che questo senso di responsabilità sia foriero di grandi risultati.

CONCLUSIONI – Infine Buffon ha affermato: «E’ una competizione strana il Mondiale, nella quale alle volte i parametri non vengono rispettati. Può sorprendere la squadra che arriva in quel momento con maggiori energie e maggior fortuna, a differenza della champions dove c’è più possibilità che parametri siano confermati. Troppi giovani? Siamo una rosa di ragazzi anche molto giovani, in campo però non vanno tutti e 23, di solito il mister riesce a trovare l’equilibrio giusto. Normale ci siano tanti ragazzi perché saranno protagonisti futuri e sarà importante per la loro esperienza, anche se non giocheranno saranno utili. Si vince col gruppo e con la modalità con cui ti alleni.