Juventus, Allegri: «Quarto scudetto consecutivo e assalto alla Champions League» - Calcio News 24
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2014

Juventus, Allegri: «Quarto scudetto consecutivo e assalto alla Champions League»

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allegri massimiliano milan (comodo) ifa

Conferenza stampa alle 15: inizia una nuova era sulla panchina bianconera

JUVENTUS ALLEGRI MAROTTA – Pochi minuti e il tutto sarà ufficiale. Massimiliano Allegri è il nuovo tecnico della Juventus. Alle 15 il dg bianconero, Giuseppe Marotta, presenterà l’allenatore toscano in conferenza stampa. Seguite con noi il live della giornata juventina!

PARLA IL DG – A prendere la parola subito Marotta: «Buongiorno a tutti, ieri si è chiusa l’esperienza assolutamente positiva di Antonio Conte, che con noi ha fatto qualcosa di storico. Il suo lavoro resta nella bacheca dei trofei vinti e delle enormi emozioni vissute. Ringrazio Antonio Conte perché è un vincente, ha dimostrato professionalità dettata dalla sua grande conoscenza calcistica e della cultura del lavoro, espressa durante la settimana. A lui i migliori auguri per un futuro ricco di successi. Oggi si chiude un capitolo vincente e se ne apre un altro. Abbiamo individuato in Max Allegri il profilo adatto per sostituire Conte e ha sempre fatto bene: sia con il Sassuolo che con il Cagliari, alla cui guida è stato riconosciuto il premio come miglior allenatore della Serie A. E poi lo Scudetto con il Milan. Con lui vogliamo continuare a vincere».

ONORE – «Per me è un onore – ha esordito Allegri – da domani inizierò a lavorare con questa squadra per provare a vincere. Serve organizzazione nel lavoro, cosa che la società ha dimostrato di avere: la Juventus ha storia e tradizione, costruisce il presente ma anche il futuro. Eredito una squadra che ha vinto per tre anni, i primi due anni sono stati affascinanti e oggi mi ritrovo qui. La chiamata di ieri è stata un fulmine a ciel sereno».

VI CONQUISTERO’ – Non tutti, però, hanno gradito l’arrivo dell’ex rossonero: «Sono emozionato, perché è il primo giorno. Per me è un privilegio, non è da tutti poter allenare prima Milan e poi Juventus. È uno stimolo importante questa sfida, per provare a poter vincere. Tifosi? Capisco lo scetticismo. In un giorno è cambiato tutto. Proverò a conquistarli con lavoro, rispetto e professionalità. Avranno modo di conoscermi, capisco l’importanza di allenare questo club ma mi ritengo pronto».

NIENTE PAURA – Nonostante il fardello, Allegri è pronto a prendere l’eredità di Conte: «Antonio Conte ha rappresentato tanto per la Juventus, sia da allenatore che da giocatore, ma non ho paura di sostituirlo. Questa squadra è reduce da un campionato straordinario e la società sta lavorando per rinforzarla ulteriormente e renderla competitiva in Europa».

SPIEGAZIONI – Marotta ha poi spiegato nello specifico il perché dell’addio di Conte: «Ieri abbiamo vissuto l’epilogo di un confronto che durava da diversi mesi. Abbiamo provato a tenerci stresso Conte, perché riteniamo e ritenevamo che sia un allenatore vincente, che ha contribuito in maniera rilevante al raggiungimento degli obiettivi. Da un lato c’era la volontà della società, dall’altra la sua. Al raduno ci ha espresso ulteriori difficoltà, non legate al calciomercato o a motivazioni tecniche, ma ad un disagio che va assolutamente condiviso da noi e che ha portato alla risoluzione del contratto».

NESSUN PROBLEMA – Nessun problema, invece, tra Allegri e Pirlo: «Con Pirlo ho un ottimo rapporto, ma non l’ho ancora sentito. Andrea è stato ed è un campione, e fino a quando è stato in forma ha sempre giocato. Ha fatto una carriera importante al Milan e adesso sono felice di ritrovarlo. Nella stagione con me è stato condizionato dai tanti infortuni, e la decisione di andarsene è stata condivisa con la società. Con lui nessun problema, ha qualità indiscutibili».

PROSSIMI OBIETTIVI – Dal mercato ai trofei, il tecnico ha le idee chiare: «In Italia siamo i favoriti, perché dopo tre scudetti è normale. Certo, poi bisognerà vedere il mercato, però ci giocheremo il campionato fino alla fine. In Europa serve una strategia oculata di mercato, come è stato d’esempio l’Atletico Madrid. Dobbiamo fare una grande Champions, ha un fascino particolare e dobbiamo stare tra le prime otto. Evra? Vedremo, è un grande giocatore e al Manchester ha fatto benissimo. Tatticamente non voglio stravolgere la squadra, ripartiamo da quelle basi. Pirlo? Il suo ruolo è davanti alla difesa, al Milan l’ho usato solo una volta da mezzala. Difesa a tre? Voglio sfruttare i giocatori in base alle caratteristiche che hanno, vogliamo creare i presupposti per vincere, conta poco poi se si gioca con due o cinque difensori». 

NESSUN CONFRONTO – Riprende la parola Marotta: «Nessun giocatore ci ha chiesto alcun confronto, io, com’è normale che sia, ho parlato con loro per spiegare che si è chiusa un’era, quella di Conte, e ne è iniziata un’altra. Con i giocatori c’è un rapporto schietto e costruttivo, basato su stima reciproca, io e Paratici abbiamo fatto questo giro di telefonate, un confronto lo faremo dopo le vacanze. Ma la squadra è coerente con le decisioni della società. Tra pochi minuti andremo a Vinovo, dove Allegri avrà un confronto con lo staff rimasto e le strutture. Abbiamo perso una figura importante ed è normale che i tifosi siano disorientati. Capisco quello che provano, ma devono essere certi che questa è una società seria, che opera con oculatezza. Abbiamo un palmares che parla chiaro, il presidente e i collaboratori daranno il massimo per continuare a vincere. Vidal? È un giocatore nostro, mai messo in vendita, club importanti ce lo hanno chiesto ma noi non abbiamo mai voluto trattare. Certo, dall’altra parte c’è anche il giocatore, che ha una buona importante della decisione sul futuro. Ma ».

STIMOLI – «Arrivare al quarto scudetto consecutivo – ha proseguito Allegri – è uno stimolo impegnativo, sì, ma difficile da raggiungere. Non ho ancora incontrato la squadra, lo farò stasera e da domani si inizierà a lavorare. Conte ha ottenuto grandi risultati, cercherò di migliorare ulteriormente questa squadra, per provare a vincere il quarto scudetto e fare una Champions importante. Pogba e Vidal sono giocatori fondamentali e di livello internazionale, sono felice di allenarli. Squadra appagata? Non esiste questa parola nel DNA della Juventus. Come diceva l’Avvocato, la prossima vittoria è sempre la più bella. Morata? Ha le potenzialità per diventare un campione e quindi a livello tecnico il mio respondo è positivo».

ULTERIORI DETTAGLI – Il dg bianconero ha spiegato la scelta di Allegri, preferito a Mancini: «Il divorzio con Conte ci ha colti impreparati, è arrivato all’improvviso. Il calcio, però, continua a vivere: chiuso un capitolo, se ne è aperto un altro. Abbiamo trovato un allenatore con le stesse caratteristiche di Conte, vincente e con ottime idee di calcio. Questo profilo è stato individuato in Massimiliano Allegri, e a lui chiediamo di continuare a vincere. Iturbe? Le idee non sono sempre le stesse, ci siamo confrontati con lui, il presidente e Paratici, per cui abbiamo fatto una lista di giocatori diversi da quelli a cui pensavamo prima. Iturbe è un giocatore di livello e valore, il nostro è stato un sondaggio per capire il prezzo e ci siamo anche confrontati con il Verona, ma l’affare si è inchiodato nel momento in cui abbiamo cambiato l’allenatore, perché non sempre le idee coincidono».