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Allegri: «Juve come il Rosenborg? Calcio è opinabile»

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«Chiellini out per il Sassuolo. Sacchi? Non ho nulla da rispondere»

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, presenta in conferenza stampa la 29^ gara di Serie A contro il Sassuolo di Di Francesco in programma domani sera allo Juventus Stadium: «Juventus come il Rosenborg?  Non ho niente da rispondere a Sacchi. Rispetto le idee di tutti, il calcio è opinabile. Complimenti al Rosenborg, hanno una storia che va rispettata. Sacchi è un guru del calcio, quando parla lo si ascolta. Poi si può essere d’accordo o meno…Gli voglio bene, è una persona di settanta anni. Sassuolo? Domani abbiamo una partita importante e da vincere, la testa non è assolutamente alla sfida di Champions League con il Bayern Monaco. Manca quasi una settimana alla sfida dell’Allianz Arena, concentriamoci sul Sassuolo che ha già battuto tutte le grandi. La Champions deve essere per noi un sogno realizzabile, non un’ossessione».

DAL SASSUOLO… AL SASSUOLO – Prosegue Allegri: «Rispetto all’andata è cambiata solamente la classifica. Chiellini non ci sarà con il Sassuolo e faremo il possibile per recuperarlo con il Bayern Monaco: a parte lui e Caceres tutti gli altri sono a disposizione per domani. Lo Scudetto è l’obiettivo principale, per arrivarci serve un passettino alla volta senza avere distrazioni: il quinto scudetto di fila sarebbe un traguardo straordinario e i prossimi dieci giorni saranno fondamentali in tal senso, visto che col Sassuolo e col Torino ci giochiamo una fetta di titolo. Siamo primi in campionato e in finale di Coppa Italia, la partita contro il Bayern non cambierà di certo il giudizio sulla stagione della Juventus, ci metterei la firma per vincere due trofei e non sarà certo semplice. I bavaresi sono alla pari con il Barcellona per la vittoria della Champions League»

INIZIA LA DISCESA – Conclude, infine, il tecnico bianconero: «Critiche a Pogba? A Bergamo non l’ho criticato sul piano tecnico ma nella gestione della partita, ha 23 anni e non ha ancora imparato tutto. Non deve perdere lucidità ma può succedere. E’ cresciuto molto sul piano della sostanza ed è quello che conta, nei momenti di difficoltà della partita ha la personalità per farsi vedere e prendere la palla. il campionato è ancora una corsa a cronometro. Ora siamo in discesa che è più pericolosa della salita».