Kirev: «La Juve fu il coronamento di un sogno, Buffon il numero uno» - Calcio News 24
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2014

Kirev: «La Juve fu il coronamento di un sogno, Buffon il numero uno»

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Il portiere bulgaro, attualmente all’Olt Slatina, parla del suo passato alla Juventus

Valorizzare i giovani in Italia è sempre difficile. Colpa, forse, di un sistema sbagliato di intendere il calcio. Poca pazienza, ma soprattutto nessuna voglia di aspettare e far crescere il talento. Sono pochi i casi, o le società, che preferiscono puntare sui giovani e ritrovarsi, in ottica futura, un bel talento. Lo sa bene Mario Kirev, etichettato dagli addetti ai lavori come il nuovo Buffon, che in Italia non è riuscito ad esprimere le sue qualità. Arrivato alla Juventus nel gennaio 2009, acquistato dai bianconeri dallo Slavia Sofia, il portiere bulgaro fu subito mandato in prestito al Grasshoppers. Fu un continuo girovagare di esperienze tra Svizzera e Romania, ma nonostante la giovane età ed i suoi 193 centimetri di altezza, Kirev non è stato mai preso in considerazione a dovere. Attualmente, l’estremo difensore bulgaro è in forza all’Olt Slatina, sempre in Romania, dove difenderà i pali la prossima stagione.

I microfoni di CalcioNews24.com hanno raggiunto in esclusiva Mario Kirev. Il portiere classe ’89 ha esordito parlando del suo trascorso alla Juventus, quando alla sola età di venti anni firmò il contratto con i bianconeri: «Per me arrivare alla Juventus fu il coronamento di un sogno, ero troppo felice perché non è da tutti i giovani arrivare a certi livelli. Mi aspettavo di giocare o andare in prestito da qualche porta e, poi, tornare alla Juve per mostrare le mie qualità. Mi dispiace essere andato via, volevo almeno qualche chance di giocare da parte della società. Non ho avuto nemmeno un’opportunità di esordire in prima squadra. La vita dei giocatori è anche questa, ma un giorno spero di poter giocare in un grande club come la Juventus».

In quell’anno Kirev ha avuto la possibilità di allenarsi con portieri esperti del calibro di Buffon, Chimenti, Storari e Manninger. Non male per un ventenne che si affacciava per la prima volta al grande calcio: «Si, ho visto e imparato tanto da loro. Sono cresciuto sia calcisticamente che come comportamento, mi hanno fatto diventare più uomo. Insieme a loro ho fatto un grande passo di vita, ringrazio anche i tecnici Pellizzaro e Filippi».

Ed è proprio su Gianluigi Buffon che si concentra l’attenzione del giovane bulgaro: «Gigi è una bravissima persona, sempre con il sorriso ed è uno a cui piace scherzare. In quanto a portiere posso dire che è il numero uno per me, ma anche Manninger, Storari e Chimenti sono troppo bravi. Non li dimenticherò mai».

Circa un mese fa si è accordato con l’Olt Slatina, in Serie B romena, club in cui Kirev è pronto a ripartire: «Sarà la quarta o la quinta volta che riparto, non è una nuova cosa per me. Adesso mi trovo in Serie B, ma la società ha l’obiettivo di tornare nella massima serie. Allo Slatina ho firmato un mese fa, ma ho visto sin da subito tanta voglia di fare bene. Qui ho la possibilità di giocare e dimostrare le mie qualità».

E sulla sua esperienza al Timisoara chiosa: «Mi hanno fatto giocare e dato fiducia, per questo li ringrazio. Ho fatto circa trenta partite, siamo stati promossi in Serie A, ma poi mi hanno messo fuori rosa senza motivo. Anche questo mi ha aiutato a crescere come mentalità. Adesso spero solo di far bene nel mio nuovo club, vado ancora più forte di prima».

Ha concluso aprendo ad un suo ritorno nel Belpaese: «L’Italia è il mio Paese preferito, spero di poterci tornare un giorno. Non mollo mai e mi affido sempre anche ad un piccolo briciolo di speranza».