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2013

La bottega del Cagliari: guardare ma proibito comprare

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nainggolan radja away cagliari (azione) 2013 ifa

I gioielli di Cellino: belli e costosi, su di loro gli occhi dei grandi club ma sono ancora in Sardegna

Rosa invariata, tutto come un anno fa: ad oggi il Cagliari, se si fa eccezione per la cessione di Thiago Ribeiro al Santos, può vantare l’organico che bene ha fatto nello scorso tormentato campionato. Oggi l’attenzione del club è tutta rivolta verso una definitiva risoluzione della vicenda stadio, la vetrina dei calciatori è bella ma costosa: ecco un’analisi dei pezzi pregiati della scuderia Cellino.

DAVIDE ASTORI – Classe 1987, difensore centrale che sta completando il suo percorso di crescita ed affermandosi tra i migliori interpreti del suo ruolo nel panorama nazionale. Già pedina fissa nell’architrave dell’Italia di Prandelli, abbina una discreta fase di marcatura ad un’ottima costruzione delle prime battute della manovra grazie ad un sinistro decisamente gentile. Il difensore lombardo vale 11-12 milioni di euro e su di lui hanno puntato i fari Napoli e Milan: non va via a cifre inferiori perché il Cagliari ha già dimostrato di non avere alcuna necessità di vendere.

RADJA NAINGGOLAN – E’ lui il pezzo pregiato della realtà cagliaritana: centrocampista tuttofare e ancora giovanissimo (1988) che ha sempre migliorato il proprio rendimento strada facendo. Il belga ha fisico e corsa per risultare prezioso in fase di interdizione e qualità e tempi d’inserimento per rappresentare un valore aggiunto nella fase attiva del gioco. Ci hanno provato tutte: prima il Napoli quando ancora era allenato da Mazzarri, poi la Roma che sembrava averlo preso, ancora Mazzarri con la sua Inter – pedina perfetta per completare il reparto con Guarin e Kovacic – ed infine la Juventus. Il risultato? E’ ancora a Cagliari. E per niente infelice. Quindici milioni, almeno, altrimenti la trattativa non inizia nemmeno.

VICTOR IBARBO – Classe 1990, dopo una stagione di ambientamento con la maglia del Cagliari sembra aver intrapreso la strada giusta, seppur atteso alla definitiva consacrazione. La velocità il suo tratto distintivo, deve migliorare in zona gol per risultare a tutti gli effetti un attaccante completo. Messo a posto questo aspetto sarà devastante: la progressione, abbinata ad una forza fisica impressionante, lo può rendere pezzo di massimo rilievo per le dinamiche dei club più strutturati. Vale tra i 10 e i 15 milioni di euro.

MARCO SAU – L’eterno sottovalutato. Alla prima in A, dopo una gavetta condita da gol in ripetizione, dodici realizzazioni in trenta presenze. Non tutte peraltro da titolare. Attaccante che ha nel senso del gol un marchio di fabbrica indelebile, segna in tutti i modi e lo fa con continuità: classe 1987, è nel momento ideale per effettuare il salto di qualità definitivo per la sua carriera. Non ci pensa nessuno, o meglio così sembra: vale sei o sette milioni, può giocarsi le sue chance in una squadra di medio-alta classifica.