2013
La rivoluzione granata
Il nuovo Torino e la discontinuità con il passato: tantissime le operazioni in entrata ed uscita, la nuova affascinante sfida di Ventura
Quando manca ancora un mese al termine della sessione estiva di calciomercato la società più attiva in termini di operazioni complessive – in entrata ed uscita – è il Torino di Cairo: una vera e propria svolta ha investito l’organico granata, di fatto rivoluzionato rispetto alla passata stagione. Al navigato Ventura il compito di amalgamare nel più breve tempo possibile le novità con le conferme.
DIFESA – Innanzitutto la porta: con Gillet fuori causa e Gomys rientrato alla base (Ascoli), è arrivato Padelli dall’Udinese che nella scorsa stagione – complice l’infortunio occorso a Brkic – ha disputato nove gare alternando prestazioni positive ad esibizioni meno felici. La retroguardia perde il suo pezzo pregiato: Ogbonna è passato alla Juventus per l’importante cifra di tredici milioni di euro, il difensore nel giro della nazionale a dire il vero non ha brillato nella recente annata ma resta pur sempre un calciatore di prospettive decisamente alte. Ad oggi la sostituzione passa dall’aumento di responsabilità sulle spalle di Glik e Rodriguez (ventidue presenze per l’uruguaiano nella passata stagione con le quali ha convinto la piazza granata) e dagli acquisti di Bovo e della promessa Maksimovic, che arriva dalla Stella Rossa di Belgrado con la promessa di ritagliarsi spazi importanti. Da segnalare l’approdo in fascia laterale di un interprete esperto quale Emiliano Moretti dal Genoa.
CENTROCAMPO – Non hanno convinto i vari Birsa, Santana, Stevanovic e Bakic: il credo tattico di mister Ventura si fonda su esterni che siano in grado allo stesso tempo di sostenere con costanza la fase offensiva – interpretando un 4-2-4 decisamente offensivo – ed aiutare il centrocampo nella fase di non possesso. Bellomo, El Kaddouri e Farnerud gli indiziati: la dirigenza granata ha puntato su due prospetti giovani e su un calciatore che ha fatto molto bene negli ultimi tre anni in Svizzera con la maglia dello Young Boys per affiancare Cerci nel delicato ruolo richiesto dal tecnico. L’ex Bari sembra essere il profilo più interessante: dopo una stagione esaltante in B è chiamato a confermare le enormi aspettative dovute all’attenzione che anche le squadre più accreditate del panorama nazionale gli hanno riservato. In mediana confermati Brighi, Gazzi e Basha.
ATTACCO – Dopo cinque anni alternati tra massima serie e torneo cadetto, 180 presenze complessive e 77 reti, dedizione alla causa e rapporto speciale con il tifo granata, è caduto l’impero Rolando Bianchi: il centravanti lombardo, dopo il mancato rinnovo contrattuale con il Torino, si è accasato al Bologna e si è così aperta la successione. Il club non si è lasciato trovare impreparato e ha puntato con forza su due attaccanti ancora giovani ed in rampa di lancio: Ciro Immobile e Marcelo Larrondo. Il primo può trovare l’ambiente idoneo per raggiungere quella continuità – sia in termini di presenze che di prestazioni – mai rintracciata in quel di Genova, mentre l’argentino ha la chance definitiva per affermarsi dopo le qualità mostrate a sprazzi nelle sue esperienze con le maglie di Siena e Fiorentina. Dieci acquisti dunque nel complesso ed una vera e propria rivoluzione che Giampiero Ventura si accinge a gestire: un’ulteriore sfida nella carriera di un allenatore che oramai si diletta in ciò che ama fare. Pronto a sorprendere tutti.