Lazio: Tare alla Waterloo del mercato - Calcio News 24
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2013

Lazio: Tare alla Waterloo del mercato

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Mercato davvero insufficiente per i biancocelesti, che là davanti non hanno (quasi) nessuno

PAGELLONE CALCIOMERCATO LAZIO – L’ATA Hotel come una moderna Waterloo, Tare come Napoleone, il calciomercato come una guerra terminata in disfatta: per la Lazio, la sessione estiva, non poteva andare evidentemente peggio di così, con l’addio sul filo del rasoio all’obiettivo dichiarato (e poi smentito) Yilmaz, con la partenza di Kozak non ripagata dall’ingaggio di nessun attaccante di peso, se non il giovane Perea, passato in poche ore da talento di belle speranze da lasciar crescere in pace a nuova punta da buttare nella mischia in mancanza di meglio: il tutto nello spazio di poche ore, quelle intercorse dal pomeriggio del 2 settembre alla chiusura del calciomercato. E dire che non era manco cominciata male, per la Lazio, questa sessione… 

MEGLIO DI NIENTE – I colpi Biglia dall’Anderlecht e quello Felipe Anderson dal Santos potevano in effetti far pensare ad un film con una trama ed un finale diverso, uno di quelli in cui il protagonista partendo dal nulla, sconfigge tutta una serie di nemici niente male e si fidanza con la più bella. Invece no: per la Lazio è finita come Alvaro Vitali in “Pierino” e l’unico (mezzo) acquisto che veramente potrebbe salvare (mezza) stagione ai biancocelesti è il riscatto di (metà) Candreva, uno di quei giocatori che hanno tenuto la Lazio in piedi lo scorso anno e che, quest’anno, sarà chiamato a fare gli straordinari in quanto a prestazioni di gioco. E’ solo metà, ma è meglio di niente.

IL DESERTO DEI TARTARI – Diciamoci però la verità: là davanti, in attacco, al di fuori di Klose per la Lazio c’è il deserto dei Tartari: niente. Se la bravuta di un attaccante si misura dalla sua capacità di metterla dentro con regolarità, allora Klose è Al Pacino in “Scarface”, gli altri comparse de “L’Onore e il Rispetto” con Gabriel Garko e Manuela Arcuri. Con tutto rispetto per l’ormai non più giovane Floccari ed il redivivo Sculli (di cui ad un certo punto si erano perse le tracce, qualcuno pensava fosse finito in vacanza in Antartide). 

4 E MEZZO – In sintesi: il mercato della Lazio merita per il momento un bel 4,5, voto al di sotto della mediocrità che rappresenta un po’ al meglio quanto fatto da Tare in questa sessione estiva, ovvero quasi niente. Ci sarà modo e tempo a gennaio per riscattarsi? Magari sì, magari no. Fino ad allora meglio stringere le chiappette.