2014
Le coppie di Sabatini
Roma, la programmazione di Sabatini e l’ambizione scudetto. Ma non mancano alcune insidie
ROMA SABATINI CALCIOMERCATO – Con netto anticipo sulla scadenza del calciomercato la Roma ha già una sua forma identificata, quella plasmata dal suo attivissimo direttore sportivo Walter Sabatini: segnale inequivocabile di una programmazione puntuale, di un’idea riconoscibile, di una sinergia tra le varie componenti. Proprietà, dirigenza, guida tecnica.
IL GIOCO DELLE COPPIE – De Sanctis e Skorupski, Maicon e Torosidis, Benatia ed Astori, Castan e Romagnoli, Cole ed Emanuelson, De Rossi e Keita, Strootman e Nainggolan, Pjanic ed Ucan, Iturbe e Florenzi, Gervinho ed uno tra Ljajic o il più probabile Ferreira-Carrasco, capitan Totti e Destro. E non sembra esserci spazio (troppo presto?) per l’ottimo Sanabria – classe ’96, potenziale stella – ammirato ieri nello spezzone di gara con il Manchester United. Niente male vero? Il 4-3-3 di Rudi Garcia – in attesa che si concretizzi l’acquisto dell’ala belga dal Monaco e di conseguenza la cessione del non amato Ljajic – è già sostanza e sembra poter reggere l’urto del doppio impegno campionato-Champions League. Almeno in termini di dotazioni d’organico: le ulteriori risposte arriveranno in corso d’opera e spettano a personalità e gestione delle forze.
L’INCOGNITA – Perché è proprio il fronte europeo la grande novità per gli uomini di Garcia: la Roma nella stagione appena decorsa ha avuto un rendimento devastante (anche) perché non chiamata a razionare le sue risorse. All-in sul campionato e competitività mai messa in dubbio: il tutto ha funzionato praticamente alla perfezione con i giallorossi che si sono inchinati soltanto ad una Juventus disumana. Ora il lavoro di Walter Sabatini per non lasciarsi trovare impreparati e se la società capitolina non dovesse procedere a cessioni le cui possibilità sono ora del tutto infondate la rosa è già completa.
TATTICA ED INSERIMENTI – Non rischiano nulla in termini di inserimento i difensori: Astori ha sempre giocato in una linea difensiva a quattro così come quel Cole che porta in dote esperienza e vittorie, Emanuelson è l’alternativa all’ex Chelsea ma ancora oggi non fa della tenuta difensiva il suo forte. Lavoro per Garcia, nulla a confronto di quanto il tecnico francese dovrà mettere sul piatto dal centrocampo in su: Salih Ucan è già un calciatore dalle indiscutibili qualità tecniche ma l’impatto con il fisico campionato italiano è da valutare, Keita può rappresentare una discreta alternativa ma il piatto forte è il colpo dell’estate giallorossa Juan Manuel Iturbe. L’attaccante argentino è chiamato ad elevare le ambizioni giallorosse ma andrà misurato sotto il profilo della personalità a determinati livelli ed in merito ad una questione prettamente tattica: la Roma un anno fa ha sorpreso tutti orchestrando rapide e letali ripartenze – vedi Gervinho – e dunque puntando tutto sul trovare l’avversario impreparato in copertura. Nella stagione che sta per iniziare il vestito sarà diverso ed il ruolo probabilmente invertito: questa Roma può partire con i favori del pronostico ed ora tutti la attenderanno. Tradotto: sarà possibile affidarsi al palla lunga e pedalare? Lo ha fatto alla perfezione – come Gervinho nella Roma – Iturbe nel Verona: gol ed assist a raffica per il finalizzatore Luca Toni. Ora la palla arriverà sui piedi e toccherà inventare e non soltanto correre, creare e non soltanto predominare sotto l’aspetto atletico. Roma in progress, siamo pronti ad assistere.