Livorno, Paulinho: «Ho fatto tanti provini, ma qui...» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2013

Livorno, Paulinho: «Ho fatto tanti provini, ma qui…»

Pubblicato

su

LIVORNO PAULINHO INTER ROMA CHELSEA – Uno dei protagonisti del primissimo scorcio di campionato risponde al nome di Paulinho, il centravanti brasiliano che con tre gol nelle ultime due gare sta trascinando il Livorno, che fin qui ha vinto proprio gli ultimi due match consecutivi. Ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport, l’attaccante della formazione labronica ha ripercorso i primi anni della sua carriera, partendo dai tanti provini fatti prima di approdare proprio al Livorno.

TRA L’INTER E MOU – «Sarei potuto finire all’Inter, alla Roma, al Torino – ha esordito Paulinho – . A Milano feci meno di una settimana di prova con i giovani della squadra. Vedevo dall’altra parte allenarsi Adriano, Recoba, Materazzi… ma non andò. Alla Roma arrivai col mio amico Felipe Spellmeier, ragazzi: un fenomeno assoluto. Infatti venne tesserato: restò un anno, poi più nulla. Si è perso, forse non aveva tanta testa. In mezzo per me arrivò la convocazione dell’Under 20 brasiliana, il prezzo del mio cartellino salì. Provai anche con il Chelsea: catapultato dal Brasile a Londra, ero fuori dal mondo. Era il Chelsea di Mourinho. Lui mi vide in difficoltà, si avvicinò, parlammo in portoghese, “hai grandi potenzialità, ma devi crederci di più”, mi disse qualcosa di simile.»

GRAZIE SORRENTO – Per Paulinho, come rivela lui stesso, fu fondamentale trovare continuità nelle serie minori, dopo l’inizio difficile con la maglia del Livorno: «Il primo anno di A avevo davanti solo due come Protti e Lucarelli. Non giocai molto. Avevo vent’anni, ero solo, giocai una partita con la Primavera, sbagliai due rigori. Ecco, non sono proprio Balotelli da quel punto di vista… In ogni caso volevo smettere e tornare a casa. Non era uno sfogo, ero convinto: “È troppo dura per me, non ce la faccio” dicevo a chi mi era vicino. Poi sono andato avanti. Decisivo, più tardi, è stato il prestito al Sorrento: giocavo sempre, scendere di categoria ti forma, anche nella mentalità.»

SOGNO DI… COCCO – Tuttavia, non c’è solo il calcio nella vita di Paulinho, il quale ha già ben chiaro in testa cosa farà, una volta appesi gli scarpini al chiodo: «Il mio forte inizio? Merito di tutta la squadra. La base è il gruppo dell’anno scorso, Nicola è bravissimo e disponibile. L’obiettivo è la salvezza e c’è ancora molto da pedalare. Il sogno per il futuro? Aprire un chiosco e andare a tagliare cocco sulla spiaggia di Florianopolis, il futuro me lo immagino così.»