Milan, Ibrahimovic: "Dobbiamo restare concentrati" - Calcio News 24
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2009

Milan, Ibrahimovic: “Dobbiamo restare concentrati”

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MILANELLO – Forza Milan! è lo storico mensile ufficiale della Società  rossonera. Da oggi è tutto nuovo. Rilanciato e rinnovato nella veste grafica e nei contenuti, è stato tenuto a battesimo oggi a Milanello da Zlatan Ibrahimovic.

Ecco le principali dichiarazioni di Ibra: “So che l’Inter ha fiducia dopo le ultime vittorie, ma noi dobbiamo restare concentrati e se lo faremo non dobbiamo temere tutte le avversarie, non solo l’Inter, che abbiamo. Dobbiamo fare al meglio il nostro lavoro e restare primi. Qui sto facendo bene, i compagni mi aiutano, in campo mi diverto, sto bene fisicamente e mentalmente, per me è più importante vincere con la squadra piuttosto che vincere il Pallone d’oro. Il Campionato italiano è più difficile tatticamente e fisicamente, il campionato spagnolo è più tecnico, con più gol, è più aperto. Il campionato italiano è più chiuso, per un attaccante è più facile il torneo spagnolo. I miei hobby? I miei bimbi, passo tanto tempo con loro, mi piace andare a caccia, la pesca, il tempo libero però non è tantissimo fra partite, allenamenti e ritiri. Questa è comunque la nostra vita. Io esempio per i giovani? E’ importante essere te stessi, essere un esempio non è una tua scelta, tu sei quello che sei con il tuo carattere e la tua personalità . Con più esperienza e con i figli, sento anche l’esigenza di essere un esempio per i giovani. Il mio ruolo vero in attacco? Come istinto, come feeling io voglio sentirmi libero in campo. Posso fare la prima punta, posso fare la seconda, poi dipende dalla tattica del Mister, il mio vantaggio è di poter fare la prima punta, la seconda e anche l’esterno. Nella mia carriera ho giocato contro tante grandi squadre, l’avversario che mi ha impressionato di più è stato Paolo Maldini. Contro di me è sempre stato leale, era un onore per me essere in campo con lui. Lo stadio più bello in cui ho giocato? A me l’Amsterdam Arena ha dato tanto, San Siro però resta il numero uno. Secondo me il più grande giocatore della storia è stato Ronaldo, l’ho visto dal vivo, gli ho giocato contro, era il giocatore più completo e di maggiore qualità  e stile di tutti. Nessuno come lui, quando era al top. La mia esultanza? Non l’ho preparata, mi è venuta. Sono emozioni che escono da te, a gare in corso”.

Sugli altri temi di attualità , ancora Zlatan Ibrahimovic: “La mia intesa con Cassano? Mi trovo bene con lui, è un grande giocatore. Quando metti i grandi giocatori in campo, si trovano subito. E’ qualcosa di automatico, c’è feeling, ma le stesse cose ci sono anche con Robinho e Pato. Comunque è facile giocare con quelli che Cassano, ha una visione di gioco incredibile, dal niente ti può dare un pallone che ti mette solo davanti al portiere, è per queste qualità  che è qui al Milan. Quando sono venuto qui, ero venuto con grande voglia e motivazione, qui mi sento il benvenuto. Qui tutti mi mettono in condizione di fare bene. Il duello con l’Inter mi diverte, sia noi che loro abbiamo grande esperienza, poi vedremo il risultato finale. Il campionato deve essere così, con grande lotta, non è bello quando una squadra scappa e gioca da sola. Con questa intensità , ci sono stimoli per tutti, per rimanere concentrati e per lavorare fino alla fine. Il Campionato è ancora lungo, di qui in avanti si farà  sempre più fatica e partita dopo partita si vedrà  davvero chi è il più forte. Anche Juventus e Roma entreranno nella lotta, non solo Milan e Inter. Sento di avere tante responsabilità , quando entro in campo voglio fare tante cose per aiutare la squadra, o con i gol, o con gli assist. Sto bene, questo è un fatto positivo, gioco con grande voglia e voglio fare molto di più. Se ti rilassi e ti senti sazio, poi non ti ripeti. Non bisogna mai sentirsi soddisfatti, bisogna sempre guardare avanti. Pato? Secondo me tutti possono sempre dare di più, Pato è tornato da un infortunio di due mesi e contro l’Udinese ha fatto subito due gol. Lui contro il Lecce non era al top, ma ci sta. Lui ha fatto 8 gol con tanti infortuni e io ne ho fatti 11 pur giocando tutte le partite. Se anche lui le avesse giocate tutti, oggi sarebbe magari a quota 20 gol. Pato è giovane, è un grande professionista, un grande talento. Mourinho? Ho letto che potrebbe lasciare il Real, ma non ho pensato cose particolari, sono cose sue. Spero che faccia bene al Madrid, poi quello che succede succede. Balotelli? L’ultima volta che l’ho sentito è stato due-tre settimane fa. Ma qui non c’è posto per Balotelli, abbiamo Pato, Cassano, Ibra, Robinho e c’è anche Inzaghi. Quanti attaccanti dobbiamo essere? Sei? Per me siamo fortissimi davanti, per come io vedo le cose gli attaccanti ci sono, anche se queste sono cose del dottor Galliani.

Fonte: acmilan.com