2013
Milan, Kakà: «Ritorno? Vi racconto tutto. Mourinho…»
Il trequartista rossonero ha parlato in Brasile del suo ritorno al Milan.
CALCIOMERCATO MILAN KAKA’ – Nuova vita per Ricardo Kakà, tornato al Milan per rilanciare la propria carriera. Il trequartista brasiliano ha parlato dell’addio al Real Madrid e di tanto altro nel suo Paese: «Sono molto contento di essere tornato al Milan. Si tratta di una bella opportunità per me per rilanciarmi professionalmente. Ne ho davvero bisogno, credo che sia l’ideale per me. Indosserò la maglia numero 22, perché è quella che ho sempre usato qui. Hanno votato anche sui social network e alla fine ho deciso così. Dovrei giocare da trequartista, ma non abbiamo ancora svolto un allenamento tattico, credo che comunque giocherò alle spalle dei due attaccanti. Cosa non è andato al Real Madrid? Ci ho pensato più volte e ho concluso che non è stato un problema di continuità, perché non ho avuto molti infortuni, solo due», ha dichiarato il trequartista brasiliano ai microfoni di “Radio Jovem Pan”, dove ha parlato del rapporto con il tecnico portoghese José Mourinho: «Ha portato alcuni giocatori di fiducia, ho provato a conquistarlo, ma ho fallito e quindi ho lasciato perdere. Non mi piace dare la colpa a qualcuno, dico che ho provato, ho lottato e sono sempre stato disponibile. Lui ha fatto le sue scelte, ho imparato ad avere più pazienza e a lottare di più. E’ stato comunque bello lavorarci insieme. La sua più grande qualità? La voglia di vincere, forse è per questo che a volte si complicano le cose in squadra. Non sempre, dunque, è una cosa positiva».
A proposito della nuova esperienza in rossonero, Kakà ha spiegato: «Nella mia prima esperienza ho imparato dai giocatori più esperti, ora sono io a rapportarmi con i giovani. E’ una situazione nuova per me. Sarò uno dei più esperti e ne sono contento, perché avrò modo di insegnare e di imparare, perché i ragazzi mi mostreranno tante cose nuove. Riduzione stipendio per arrivare? Il Real Madrid ha raggiunto un accordo con il Milan, da parte mia c’è stata un’apertura, perché il denaro non è la mia priorità. E’ difficile parlarne, considerando la situazione economica generale. E’ bello vincere ed essere ricompensati per il proprio lavoro, ma non è mai stata una mia priorità. Nel 2009 sarei potuto andare al Manchester City e guadagnare di più, ma ho preferito il Real Madrid, dove avrei guadagnato di meno. Ho sempre vissuto il calcio come una passione, il denaro è solo una conseguenza».
In merito alle ambizioni e al futuro, il calciatore 31enne ha chiarito: «Ho diversi obiettivi da raggiungere: 100 gol per il Milan, che spero di superare, ma anche i Mondiali in Brasile. Molto dipenderà da come andrà al Milan, ma il mio obiettivo principale è tornare a giocare bene ed essere felice. Ritorno in Brasile? Si tratta solo di voci. Nel 2012 ne ho parlato con il San Paolo, ma non c’è stato nulla di concreto. Ho ricevuto solo dei sondaggi, ma non c’è mai stata questa possibilità. Ora ho un contratto biennale con il Milan, non so poi cosa accadrà. Non escludo un ritorno in Brasile, ma, se non dovessi riuscire ad andare al San Paolo, non escluderei la possibilità di giocare in un altro club brasiliano».
Infine, un breve tuffo nel passato ed uno nel futuro a breve termine: «Momenti più importanti della mia carriera? La Coppa del Mondo 2002 è stata un’esperienza unica, anche se ho giocato poco, diventare campione del mondo a soli 20 anni… non c’è niente di più speciale per un giocatore. Nel 2007 sono diventato io il migliore al mondo, ma grazie a quello che avevo realizzato con il Milan. I risultati collettivi sono più importanti. Quando debutterò con il Milan? Sabato (domani, ndr) in una partita amichevole contro una squadra svizzera o sabato 14 contro il Torino in campionato».