2013
Mondiale 2014, qualificazioni: Italia Rep.Ceca, pagelle
Chiellini e Jiracek i migliori, non al meglio Giaccherini e Kolar
NAZIONALI QUALIFICAZIONI MONDIALI ITALIA REPUBBLICA CECA – Ecco le pagelle della sfida tra Italia e Repubblica Ceca, impegno disputato allo Juventus Stadium di Torino e valido per le qualificazioni al prossimo Mondiale che si disputerà in Brasile nella prossima estate. Il risultato finale è 2-1 (reti di Kozak, Chiellini e Balotelli)
Italia (3-4-2-1)
Buffon 6.5 – Mai chiamato realmente in causa fino al 67’ minuto, quando si fa trovare pronto su un bolide di Jiracek: nulla poteva prima sul gol, bravo Kozak a trovare l’infilata giusta. E’ la partita in cui pareggia il record di presenze di Fabio Cannavaro: non poteva che essere l’occasione giusta per strappare il lasciapassare verso Brasile 2014 e coronare al meglio le gesta del miglior portiere della storia del calcio.
Bonucci 6 – Si becca per tutta la partita con l’ex Lazio Kozak, di cui ne soffre la fisicità: bel duello, pane per i suoi denti e gli capita più volte di non avere la meglio.
De Rossi 6 – La posizione di difensore centrale non gli appartiene per natura, è un ruolo a cui si adegua con sacrificio: decisamente più a suo agio quando riportato sulla linea dei centrocampisti.
Chiellini 7 – Dalle sue parti si soffre di meno anche perché Pasqual sembra più costante nella fase passiva del gioco. E’ lui a pareggiare i conti con un colpo di testa sfruttando una malcapitata uscita di Cech.
Maggio 6 – La catena di destra con Candreva funziona alla grande in chiave offensiva ma lascia spazi alle letali ripartenze avversarie: passa da lì Jiracek e il gol di Kozak che sblocca la gara.
Pirlo 6.5 – A costo di una precisione leggermente inferiore ai suoi immensi standard si sacrifica di più in termini di corsa e compie diversi anticipi finalizzati a mantenere alti i ritmi della squadra.
Montolivo 6 – Alle volte gli riesce molto bene di far girare il pallone più velocemente, vive però dei tratti di gara nei quali fatica a rendersi utile.
(dall’86’ Thiago Motta) s.v.
Pasqual 6.5 – Spinge tantissimo come gli accade con la maglia della Fiorentina e ha la qualità per effettuare cross precisi; si prodiga peraltro in fase di non possesso.
(dal 79’ Ogbonna) s.v.
Candreva 6.5 – Stesso discorso applicato per Maggio, prova ad inseguire Jiracek in occasione del gol di Kozak ma c’è poco da fare. Meno continuo del solito ma cresce alla distanza e si rivela uno dei migliori nella ripresa.
Giaccherini 5.5 – Stranamente piuttosto avulso dalla manovra della squadra: riesce a farsi vedere soltanto quando si allarga per trovare gli spazi necessari, ma è un movimento che non compie con costanza e finisce per nascondersi tra le maglie avversarie. Sostituito all’intervallo.
(dal 46’ Osvaldo) 6 – Aggiunge peso all’attacco azzurro ed il cambio tattico incide sulla gara: lui fatica a trovare spazi e posizione.
Balotelli 6.5 – Impensabile per uno come lui fallire tutte le semplici occasioni avute nella prima frazione di gioco: finisce inevitabilmente per innervosirsi e rischia la massima sanzione, l’arbitro opta per il giallo. Ma anche in una serata poco fortunata come questa si rivela un fattore decisivo nell’economia degli azzurri: si procura e realizza il rigore del 2-1 e continua a tenere sotto scacco l’intera retroguardia avversaria. Passa – tanto – da lui la nostra fortuna a Brasile 2014.
Repubblica Ceca (4-3-2-1)
Cech 5.5 – Una leggerezza nella prima frazione di gara a fronte di due eccezionali interventi: superba la parata sul colpo di testa ravvicinato di Balotelli, il confronto con il centravanti italiano è il leitmotiv della gara. Rovina ancora la sua partita con la scellerata uscita in occasione del pareggio di Chiellini.
Gebre Selassie 5 – Soffre quando Pasqual affonda la falcata e non detta praticamente mai la sovrapposizione sulla corsia di competenza.
(dal 78’ Rabusic) s.v.
Sivok 5 – E’ gara impari contro la fisicità di Balotelli: non lo prende mai e il passivo sarebbe potuto essere imbarazzante se solo l’attaccante avesse sfruttato la metà delle occasioni avute a disposizione.
Suchy 5.5 – Parte bene ma finisce per soffrire il moto continuo degli attaccanti italiani, soprattutto nella ripresa quando Prandelli dà spazio al doppio centravanti.
Limbersky 6 – Non si imbarazza più di tanto di fronte alle doppie avanzate firmate Maggio-Candreva: è vero, alle volte fatica come è giusto che sia, ma affronta la vicenda con personalità provando anche a sostenere l’intraprendenza di Jiracek.
Prochazka 6 – La sua posizione è l’ago della bilancia della nazionale di Bilek: appoggia la trequarti e in fase di non possesso scala velocemente sulla linea dei mediani per dare sostanza in mezzo e fare legna.
Plasil 5.5 – Meglio nel primo tempo quando, pur faticando, tocca tanti palloni: si schiaccia troppo nelle prime battute della ripresa agevolando il forcing azzurro.
Darida 6 – Centrocampista completo che abbina corsa a senso della posizione ed ottime geometrie.
(dal 55’ Vanek) 5.5 – Sostiene la squadra nella battute finali ma non incide più di tanto sull’esito della gara.
Rosicky 6.5 – La solita, elevata, qualità al servizio della squadra: dai suoi piedi parte la letale ripartenza che porta al gol di Kozak. Poi abbandona anticipatamente il campo per infortunio: fattore che ne ha evidentemente condizionato l’evoluzione della carriera.
(dal 38’ Kolar) 5 – Fallosissimo perché spesso in ritardo, si fa addirittura espellere per doppia ammonizione dopo una serie enorme di falli in quel di centrocampo.
Jiracek 7 – Letale in ripartenza: è una furia quando approfitta del break di Rosicky per involarsi sulla corsia sinistra e servire un assist perfetto a Kozak. Sfiora il pari nella ripresa con un bolide dal limite dell’area di rigore. Imprendibile.
Kozak 6.5 – Gol da attaccante vero – e non era affatto semplice – sommato ad una partita di enorme sostanza: fa reparto da solo e tiene sotto scacco la difesa azzurra grazie alla sua fisicità. Come al solito pericoloso quando stacca con i gomiti alti: oggi a rimetterci è Pasqual.