Almanacco del Calcio
Muore Johan Cruijff – 24 marzo 2016 – VIDEO
Il 24 marzo 2016 muore Johan Cruijff, uno dei più grandi talenti della storia del calcio, vincitore di tre Palloni d’oro in carriera
Il fumo è stato forse alla base del tumore ai polmoni che lo ha colpito alla fine del 2015 e che lo porterà a spegnersi il 24 marzo 2016, all’età di 68 anni. Con Johan Cruijff se ne va il maggior interprete di quel Calcio Totale che rappresenta un vero e proprio spartiacque nella storia di questo sport all’inizio degli Anni ’70.
Caratteristiche tecniche
Cruijff è stato uno dei giocatori più forti di sempre, primo nella storia capace di vincere 3 Palloni d’oro in carriera, segnando fra nazionale e squadre di club 402 gol in 716 partite ufficiali. Perfettamente ambidestro, vantava grande eleganza nei movimenti e ottima potenza nel tiro. Poteva lavorare sia in fase di impostazione della manovra che di finalizzazione, svolgendo il ruolo di trequartista piuttosto che di centravanti. Una duttilità incredibile che lo rendevano una vera spina nel fianco per tutte le difese avversarie, incapaci di disinnescare un talento puro e cristallino come il suo, dotato peraltro di un dribbling molto efficace.
I trionfi da giocatore
A livello di club è noto soprattutto per le sue esperienze all’Ajax e al Barcellona, dove ha vinto tutto tra gli Anni ’60 e ’70, diventando icona assoluta di questo sport. Ma anche con la Nazionale Olandese è stato in grado di emozionare ed entusiasmare durante i Mondiali di Germania 1974, durante i quali gli Oranje si distinsero per una fenomenale cavalcata che li condusse fino alla finale poi persa 2-1 contro la formazione di casa. Da giocatore vincerà ben 9 Campionati olandesi, 6 Coppe di Olanda, una Liga e una Coppa di Spagna, ma soprattutto in ambito internazionale conquisterà 3 Coppe dei Campioni consecutive, una Supercoppa UEFA e una Intercontinentale.
L’esperienza da allenatore
Lascia il calcio giocato nel 1984 e intraprende la carriera di allenatore nelle due squadre che lo hanno reso celebre, l’Ajax e il Barcellona. Nonostante la nuova veste di tecnico, riuscirà anche in questo caso a raggiungere traguardi importanti come la prima storica Coppa dei Campioni catalana nel 1992, che si sommerà alle 4 Liga e alle 3 Supercoppe di Spagna conquistate con la compagine blaugrana. Problemi al cuore lo portano ad abbandonare nei primi anni 90′ quel calcio che aveva saputo trasformare, ma le sue gesta rimarranno lì, indelebili nei ricordi di tutti coloro che hanno potuto assistere alle sue meravigliose imprese.