2013
Napoli, Hamsik: «Scudetto? Siamo pronti anche per lEuropa»
Il centrocampista azzurro ritiene che questo sia lanno buono per sé e la squadra.
NAPOLI HAMSIK – E’ il suo momento e quello del Napoli, in solitudine in vetta alla classifica in attesa del risultato della Roma. Non accadeva da 23 anni, praticamente dalla stagione dell’ultimo scudetto. Marek Hamsik gongola anche perché è il capocannoniere della Serie A con i suoi quattro gol in tre partite: «Napoli da scudetto? Sicuramente, questo potrà essere l’anno buono. Ci sono sei squadre con possibilità più o meno simili di vincere. L’Inter ha fatto un grande affare prendendo Mazzarri; la Fiorentina un grande mercato; il Milan c’è tutti gli anni. Noi forse abbiamo qualcosa in più e abbiamo la consapevolezza di poter vincere. La Juve è ancora favorita, comunque. Lo scorso anno abbiamo lottato fino a 67 partite dalla fine, adesso vogliamo migliorarci e, dunque, vincere il titolo», ha dichiarato a “La Gazzetta dello Sport”, il centrocampista, che ha parlato anche della rivalità con i bianconeri: «Vivendo a Napoli è normale che si venga contagiati dalla antipatia della gente per la Juve. Certo, non posso dire che si tratti di una partita come tutte quante le altre, la tensione dell’ambiente l’avvertiamo tutti».
Il calciatore slovacco ha parlato poi della spinta che il primato può dare alla sua squadra e del suo momento positivo: «Il primo posto è importante, significativo per quelle che dovranno essere le nostre ambizioni. Ci dà fiducia e ci consente di continuare a ragionare da grande squadra. Questo momento di gloria ce lo meritiamo, ma evitiamo di correre troppo, si sono giocate appena tre giornate, il traguardo è lontanissimo. Capocannoniere? Non credo che terrò fino in fondo. Certo, realizzare 4 reti nelle prime 3 partite non m’era mai successo, è una novità assoluta. Ora gioco da seconda punta, più vicino all’area. Ma, ripeto, non sarà facile tenere testa ai veri goleador del campionato. Gente come Balotelli, Di Natale sarà difficile che falliscano. Vorrei realizzare 20 gol. Comunque, vedremo più avanti se è un caso che sto segnando tanto, in precampionato con lo stesso modulo non avevo mai segnato. In questo sistema di gioco, comunque, mi trovo benissimo, per me è cambiato qualcosa ma non drasticamente. In due mesi si vede già il lavoro di Benitez».
Hamsik ha poi parlato di Vidal, Pallone d’Oro, Benitez e dei campionati arrivati in estate: «Mi piace tantissimo, sicuramente è più completo di me, perché lui sa fare bene anche la fase difensiva che a me manca. Pallone d’Oro? E perché no? Sarà importante, tuttavia, vincere prima qualcosa con la squadra, magari lo scudetto o la Champions. Dopodiché ne potremo riparlare, le due cose vanno di pari passo, ma prima deve fare bene il Napoli. Benitez? Mi fa piacere che mi stimi tanto. Io mi sento tranquillo e desideroso di fare ancora meglio qui, dove la gente mi vuole bene e mi sento un idolo. Ho conquistato i tifosi, sento la loro fiducia e cambiare squadra, in questo momento, sarebbe davvero dura perché qui c’è un progetto importante e stiamo lottando per tutto. Diversamente, Higuain e Callejon non avrebbero mai lasciato il Real per venire a Napoli. E questo dimostra la nostra crescita. Ci sono squadre che hanno tanti soldi, ma molti debiti. Qui, invece, si coniugano i risultati sportivi con il fair play finanziario, siamo un esempio».
Sui cambiamenti con l’arrivo di Higuain e Benitez al posto di Cavani e Mazzarri, invece: «Sono due grandi attaccanti, ma diversi. Cavani è una punta che segna tantissimo. Magari Gonzalo non segnerà 30 gol, ma alcuni di noi potranno realizzarne tra 10 e 15. Insomma, il gioco è diverso rispetto al passato, si ragiona di più sul possesso palla e siamo più aggressivi. Mazzarri? Il primo anno ci ha dato tanto, in 3 anni e mezzo, da metà classifica siamo arrivati due volte in Champions. Con Benitez il cambiamento è stato radicale. Facciamo più possesso di palla e siamo più aggressivi, non aspettiamo più gli avversari, ma li attacchiamo».
Infine, sul diverbio del 2008 con Gattuso e l’appuntamento contro il Borussia Dortmund in Champions League, Hamsik ha spiegato: «Allora avevo 21 anni, ero giovanissimo, e lui era già un giocatore importante. Preferii stare zitto, non rispondergli, per evitare l’ammonizione. Di carattere, comunque, sono tranquillo. Borussia Dortmund? È difficile, ma sono fiducioso. Anche due anni fa finimmo in un girone infernale con Bayern, Manchester City e Villarreal, eppure ci qualificammo per gli ottavi. Ora più di allora mi sento di dire che ce la possiamo giocare con tutti».