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2014

Nelle sue mani

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Milan, le difficoltà di mercato spingono il Diavolo ai piedi di El Shaarawy

MILAN EL SHAARAWY CALCIOMERCATO – Che fatica anche per il Milan sul mercato: il tanto agognato esterno offensivo non arriva, da Taarabt a Cerci passando per Ayew, Lavezzi e Campbell il colpo in canna della dirigenza rossonera non arriva ed Inzaghi inizia a fare i conti con quello che ha. E non è escluso che dall’organico a sua disposizione possa giungere una graditissima sorpresa.

IL RISCATTO DEL FARAONE – Stephan El Shaarawy è apparso sin dalle primissime battute del ritiro carico e determinato: alle spalle un periodo davvero assurdo, dall’esplosione nella massima serie con la gloriosa maglia del Milan ad una sequela di gravi infortuni che lo ha di fatto estromesso dai campi. Penalizzando la sua folle e purtroppo ancora potenziale traiettoria di crescita. Talento fuori discussione, capacità di incidere sul corso di una partita che va oltre ogni ragionevole dubbio: il Faraone può riprendersi il Milan? Presto per affermarlo, il margine di errore resta consistente ma non mancano alcuni interessanti segnali.

LA QUESTIONE TATTICA – Che si sposa in pieno con le difficoltà di mercato accennate nella fase introduttiva: il 4-3-3 di mister Inzaghi necessita come l’aria per gli umani di un esterno offensivo (oltre all’incognita Menez) che possa far saltare il banco. Dare sfogo alla manovra, profondità e dunque velocità per aggredire gli spazi, capacità tecnica per gestire la palla ed imporsi con dribbling ed inventiva. E perché no qualche gol in più di quanto sia lecito prevedere: Stephan El Shaarawy, tutto ciò, ha già dimostrato di saperlo fare. Stagione 2012-13, la sua prima in rossonero, l’intero girone d’andata – prima dell’approdo di Mario Balotelli – fu uno splendido assolo del giovane attaccante, tanto bravo da guadagnarsi un posto in pianta stabile nella nazionale italiana e candidato credibilissimo per Brasile 2014. Poi la storia nota e la sofferenza nel non poter garantire continuità al percorso intrapreso. Oggi il Milan, ed in primis le preghiere di Inzaghi, attendono al varco il loro gioiello classe ‘92: è altamente probabile che le eventuali fortune del Diavolo possano coincidere con quelle della sua giovane cresta.

NON SOLO L’ESTERNO – Detto della questione offensiva, l’ottimo innesto di Alex a parametro zero, il ritorno di Rami e quel Zapata rigenerato da un Mondiale disputato da protagonista sembrano fattori in grado di ordinare la linea difensiva. Quel che manca ad un Milan che si rispetti, fattore da troppi omesso, è un gran centrocampista di passo: un prototipo internazionale che incarni caratteristiche atletiche, tecniche e tempi di inserimento. La squadra di Inzaghi non ha a disposizione, in questa fetta di campo, qualcuno che le cambi il ritmo di gioco: Cristante, o lo stesso Montolivo non appena farà rientro, sono più centrocampisti d’ordine che altro. Questione di ambizioni e possibilità: sistemata la vicenda esterno però, se il Milan ed essenzialmente la sua proprietà vorranno rialzare l’asticella, è opportuno individuare un profilo con tali attitudini. Il Diavolo non ha le Coppe e può stupire, a patto però che sia questa l’intenzione comune.