2015
Obiang: «Idee un po’ diverse da quelle della Sampdoria»
Continua lo spagnolo, passato al West Ham: «Avevo da un po’ questa idea della Premier»
E’ terminata dopo sette stagioni l’esperienza alla Sampdoria per Pedro Obiang. Il centrocampista spagnolo è passato infatti al West Ham negli scorsi giorni per provare un’esperienza in Premier League, ed ha rilasciato alcune dichiarazioni da fresco ex ai microfoni de Il Secolo XIX: «Nella Sampdoria sono stato alla grande, ma in testa avevo da un po’ questa idea della Premier. In realtà non avevo deciso che me ne sarei andato proprio questa estate. È successo. E ho anche preso un po’ di tempo, per conoscere meglio i progetti della Samp, perché insieme all’Atletico Madrid, dove iniziai, considero questa società una mia famiglia calcistica. Ma le nostre idee erano un po’ diverse».
CONTINUA OBIANG – «Sampdoria? Tutti quei flash che mi sono venuti in mente a Londra, mentre stavo firmando il contratto con il West Ham. Il mio arrivo al Flora, impattante, la prima volta che andavo via da Madrid; i miei primi allenamenti con gli Allievi, con Tufano allenatore: io cercavo i colpi di tacco, i dribbling e lui mi guarda e dice ‘se giochi così qui in Italia, ti mangiano’; l’allenatore della Primavera Pea, che non mi faceva giocare perché diceva che andavo troppo piano, e mi ha stimolato; quando sono stato aggregato alla prima squadra e sono stato accolto a braccia aperte da Cassano, Palombo, Gastaldello… c’era anche Bruno (Fornaroli), grandissimo; il rientro in campo del mio fratellino Nenad dopo la malattia, il mio legame con lui è stato e resterà sempre di cemento; il mio debutto in A con la Juve; il campionato di B, dove ho avuto la possibilità di mostrare il mio valore, ricordo la respinta di faccia di Rispoli contro il Sassuolo, nei playoff, lì mi sono detto ‘in A andiamo noi’; gli ultimi minuti a Varese, infiniti e la festa in Piazzale Kennedy, dove sono rimasto in mutande e il pullman stava partendo senza di me; i prolungamenti di contratto, che mi facevano sentire un progetto a lunga scadenza; il primo gol; la delusione in quel momento in cui volevo dare di più e non potevo per problemi fisici e quella dei tifosi che si aspettavano molto di più da me».