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Palermo, un 2025 da sogno per tutto il mondo rosanero. La situazione non lascia dubbi dopo tutte queste vittorie
Palermo, un 2025 in bellezza e la speranza ovviamente di ritornare fin da subito in Serie A
Il Palermo chiude il 2025 in bellezza, forte di quattro vittorie nelle ultime cinque gare, inclusa quella recente contro il Padova. Il “segreto” di questa striscia positiva risiede nel modulo 3-4-2-1, un’impalcatura tattica su cui mister Inzaghi ha lavorato metodicamente fin dal ritiro estivo. Questa continuità tattica, però, non è sinonimo di rigidità. La forza dei rosanero sta proprio nella capacità di interpretare lo schema con flessibilità, mantenendo le giuste distanze ma trasformandolo spesso in un 3-5-2 “leggibile” a seconda dei movimenti “a elastico” di giocatori chiave, come Segre, tra il centrocampo e la trequarti.
Il Corriere dello Sport di oggi sottolinea come Inzaghi abbia ormai individuato una formazione-tipo e dosato bene le energie, ma la vera arma in più è l’intercambiabilità degli interpreti, che permette di variare assetto senza mai snaturare l’identità collettiva. La duttilità è la parola d’ordine per aumentare l’imprevedibilità in zona gol.
Emblematico è il caso di Pierozzi, decisivo finora con 4 gol e 4 assist, capace di agire con uguale efficacia sia da esterno destro a tutta fascia che da “braccetto” difensivo. La difesa rosanero è un reparto camaleontico grazie anche a elementi come Peda e Veroli, abili ad adattarsi in più zone della retroguardia a tre, mentre in avanti Gyasi offre opzioni sia come esterno che come trequartista.
Il cuore pulsante e cervello del gioco rosanero risiede però nella mediana, dove la qualità tecnica si sposa con l’adattabilità. Qui spiccano Ranocchia, prezioso sia come regista basso che come mezzala, e soprattutto Antonio Palumbo. Quest’ultimo, miglior assist-man della squadra con 5 passaggi vincenti, è la vera chiave tattica di Inzaghi: il suo dinamismo nel cucire il gioco è fondamentale. Infine, non va sottovalutato il fattore psicologico: c’è una forte unità di intenti.
Anche chi finora ha faticato a trovare spazio, come Brunori, rimane concentrato e pronto, dimostrando che tutti si sentono utili alla causa in un gruppo che sa esattamente dove vuole arrivare.