Palermo, Zamparini: "Adesso siamo una squadra" - Calcio News 24
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2011

Palermo, Zamparini: “Adesso siamo una squadra”

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Maurizio Zamparini ha incontrato i giornalisti a Palermo, per fare il punto sul momento della squadra.
Il patron del club rosanero ha toccato vari punti nel corso della conferenza stampa, facendo emergere parecchia positività  nei confronti della squadra: “La nostra difesa con la Lazio è stata anche fortunata, perchè alcune occasioni dei biancocelesti erano gol già  fatti – ha dichiarato Zamparini – . Stiamo trovando l’equilibrio giusto col centrocampo, abbiamo 2 mediani forti, due esterni che tornano. Mangia sta facendo giocare bene la squadra. Adesso siamo una squadra, cosa che non eravamo prima. Questo campionato non avvantaggia nessuno. Le squadra in testa hanno 8 punti, una media di 2 a partita. Così si arriverebbe a vincere il campionato a quota 76. La classifica del Palermo io non la guardo, preferisco badare alle risposte sul campo. In questo momento sono contento. Cosa ho detto alla squadra? Che siccome porta bene quando parlo, ho pensato di farlo anche stavolta finchè non perderemo. Quella col Siena sarà  la partita più difficile del nostro campionato, molto più di quella col Milan e la Roma. I toscaci correranno più di noi. Dobbiamo fare la differenza con la tecnica. Ho previsto che prenderemo 3 gol, quindi dovremo segnarne 4. Un pregio e un difetto di Mangia? Non ci sono. Essere giovano è già  un pregio e un difetto di per sè. Lo stesso vale per l’entusiamo. L’inesperienza lo porta ad essere un ottimo allenatore, perchè non ha pregiudizi e lavora secondo i suoi convincimenti. Soprattutto è un grande motivatore. Lui il nostro Wenger? Il tecnico dell’Arsenal ha trasformato la squadra inglese in un team di livello europeo. Mangia non ha l’esperienza di Wenger, ma spero che il Palermo possa diventare l’Arsenal del calcio italiano prendendo giovani di 20-22 anni che tecnicamente facciano la differenza. Perchè non ho preso Sannino? Ha influito anche la sconfitta per 5-0 del Varese contro il Siena. Prima di prendere una decisione di solito mi consulto con 10 persone; 3-4 di loro mi hanno ricordato che è un allenatore con poca esperienza, grezzo, e che Palermo è una piazza importante. Col Siena ci vorrà  una partita giudiziosa. Io e Sogliano conosciamo bene il gioco di Sannino. Tecnicamente siamo superiori in tutti i reparti. Dobbiamo giocare col cervello, oltre che col corpo. Ilicic? L’ho visto bene al campo e già  nei minuti che ha disputato con la Lazio. In Serie A bisogna schierare i giocatori che fanno la differenza, e si devono mettere nelle condizioni ideali. Altrimenti non saremmo in Serie B e non in Serie A. Insieme a Zahavi e Miccoli, Ilicic è uno dei pochi giocatori che fa la differenza.”