Parma, Donadoni: «I curatori hanno mostrato ottimismo» - Calcio News 24
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2015

Parma, Donadoni: «I curatori hanno mostrato ottimismo»

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donadoni parma settembre 2014 ifa

Il tecnico del Parma: «Non si capisce mai che posizione assume la Lega»

Giornata di conferenza stampa per mister Donadoni, prima di Sampdoria – Parma. I riflettori però non sono stati puntati sulla partita, bensì sulla richiesta della Lega, che ha chiesto indietro i 5 milioni di euro ceduti come contributo, per provare ad inserirli nel debito sportivo. E Donadoni commenta così la vicenda in conferenza stampa: «I curatori hanno parlato, hanno detto quello che dovevano dire, e penso sia inutile aggiungere altro. Adesso faremo l’allenamento e poi agiremo di conseguenza. Siamo arrivati sino in fondo, e fino a domani faremo ciò che si deve fare, professionalmente parlando. Negli ultimi giorni i curatori hanno manifestato un certo ottimismo. E’ chiaro che dal nostro punto di vista, tutto quello che i giocatori potevano fare, lo hanno fatto. Credo sia giusto rimarcare il fatto che qualcuno non si è allineato a quanto fatto dal resto della squadra, e chiaramente vuol dire che la pensava diversamente, questo non ha aiutato ad abbassare il debito sportivo. E’ giusto che ci sia un elenco che specifichi tutto ciò che è stato fatto da chi ha deciso di aiutare la squadra, e chi no».

DEBITI – Donadoni ha proseguito: «Tavecchio ieri mi ha confermato quello che ha sempre detto, ovvero che sono soldi stanziati a fondo perduto. Se qualcuno poi ragiona in maniera diversa deve spiegare il perchè, ci sono anche filmati in cui Tavecchio ribadisce il concetto alla presenza di Brunelli e del Sindaco Pizzarotti. E’ vero che oggi si può dire tutto ed il contrario di tutto, ma ognuno di noi ha la sua dignità, e non credo assolutamente che Tavecchio smentisca quello che ha già detto. La Lega? Non conosco assolutamente il motivo, non si capisce che posizione assumerà, mai, e questo lascia perplessi. Fa intravedere apertura, chiusure, ma senza chiarezza. E questo modo di gestire il mondo del calcio fino ad oggi ha fatto sì che i furbi di turno si siano potuti inserire in questo mondo. Il nostro è uno spogliatoio in cui i ragazzi fanno amicizia, ma queste cose hanno creato delle difficoltà, ed è inevitabile che sia così. Non si può puntare il fucile contro nessuno, però sarebbe stato ideale condividere la scelta dello spogliatoio. La sensazione è che da domani in poi saremo abbandonati, l’interesse scemerà, non ci saranno più partite in mezzo e gli interessi non saranno più alti come oggi».