2013
Prandelli: “Partita in cui ci giocahiamo molto”
Le parole del cittì azzurro alla vigilia della partita contro la Repubblica Ceca
Insieme a Cesare Prandelli in conferenza stampa allo Juventus Stadium alla vigilia della sfida contro la Repubblica Ceca si presenta anche Riccardo Montolivo. Inizia il tecnico a parlare: “Domani sarà una gara importante perchè abbiamo l’obiettivo della qualificazione ai Mondiali di Rio 2016: un grandissimo risultato. Abbiamo grande rispetto per gli avversari perchè sanno attaccare bene gli spazi e hanno un centrocampo di ottima qualità. Dovremo restare concentrati al 110%, ma già contro la Bulgaria abbiamo dimostrato di saper soffrie con ordine e senza scomporci. Questa squadra ha dimostrato di saper soffrire e di saper gestire i momenti difficili di una gara. Sarà una partita importantissima dal punto di vista nervoso. Non pensiamo certamente di aver già vinto la partita. Nel calcio può succedere di tutto. Difesa a tre? E’ strano che abbiate visto perchè l’allenamento era a porte chiuse e non c’era nessuna giornalista. De Rossi? Avete visto voi ieri (ride, ndr): può giocare dietro al centro in difesa”.
Che partita si aspetta?
“A livello nervoso dobbiamo mantenere la pressione e capacità di rendere difficile la vita agli avversari. Loro giocheranno alla morte perché facendo risultato recupererebbero posizioni importanti. E poi domani sera ci saranno 40 mila persone per noi. Sarà uno spettacolo”.
Sembra più sereno rispetto alla vigilia della sfida contro la Bulgaria:
“C’è la giusta tensione ma anche la giusta consapevolezza. Dopo aver analizzato, aver visto la sfida contro i bulgari e aver parlato con i giocatori c’è molta più serenità perché abbiamo la consapevolezza che anche soffrendo siamo stati in gara fino alla fine. Abbiamo saputo soffrire da squadra. Dobiamo trasmettere serenità, tranquillità e deterinazione per andare a prenderci la qualificazione. Dobbiamo aspettare un solo giorno, domani, e poi potremo stare ancora più tranquilli”.
Oggi Abete ha ribadito che per il futuro dell’Italia ci sarà il tempo di parlare
“La concentrazione deve essere massima per la qualificazione. Quando avremo raggiunto matematicamente la qualificazione allora parleremo. Ci siederemo attorno ad un tavolo per parlare di programmi e progetti. Solo allora faremo chiarezza sul mio futuro e quello dell’Italia”.
Domani l’Italia potrebbe qualificarsi con due turni di anticipo. Sarebbe un risultato storico:
“I record non mi sono mai interessati e non ho mai pensato a questo aspetto. Mi interessa la qualificazione ai Mondiali e basta. Il girone? E’ la conferma che le squadre dell’Est sono in netta crescita rispetto a qualche anno fa. Nel girone ci sono tre squadre che hanno fatto le finali europee ed è un dato di fatto. Abbiamo costruito questa qualificazione nel tempo con prestazioni di livello”.
Si aspettava una qualificazione con largo anticipo?
“C’era molta preoccupazione alla viglia. Certe partite le abbiamo portate a casa grazie anche alle grandi parate di Buffon che è una certezza. Ma la squadra ha sempre cercato il risultato anche su campi difficili. Questi punti ce li siamo sudati e nessuno ci ha regalato nulla”.
Domani da chi si aspetta qualcosa in più?
“Dobbiamo crescere come squadra dal punto di vista dell’ordine. Se manteniamo l’ordine, la lucidità e l’equilibrio giochiamo da Italia. Se perdiamo tutto questo è difficile analizzare le prestazioni del singolo”.
La qualificazione di domani sarebbe importante anche perchè lei avrebbe due partite per far giocare chi è stato messo spesso da parte e per testare giovani su cui lei stesso ha avanzato dei dubbi:
“Ne parliamo domani sera dopo il risultato. In questo momento parlare dell’argomento è una cosa che può disturbare”.
Si aspettava tutto questo entusiasmo a Torino?
“S, me lo aspettavo. Giochiamo nello stadio più bello d’Italia e forse d’Europa che è sempre pieno ogni gara. Molte persone colgono l’occasione sia per venire a vedere lo stadio che la Nazionale che era un po’ che mancava da Torino. Quando queste energie si uniscono stemperi qualsiasi negatività e il gioco è fatto. Ci sarà un entusiasmo straordinario. Domani sera siamo convinti che sarà una serata straordinaria”.
Cos’ha pensato alla notizia della liberazione di Quirico?
“Grande contentezza per lui ma soprattutto per la sua famiglia. Entrambi hanno sofferto molto e non vediamo l’ora che parli e ci racconti questa incredibile avventura che per fortuna s’è conclusa bene”.