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Roma, Mourinho: «Stagione pessima per alcuni Einstein. Conference speciale»

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L’allenatore della Roma Mourinho ha analizzato la stagione della squadra giallorossa, culminata con la vittoria della Conference League

José Mourinho, allenatore della Roma, in una intervista al quotidiano portoghese Record ha analizzato la stagione della squadra giallorossa culminata con la vittoria della Conference League.

CONFERENCE – «La vittoria della Conference League da parte della Roma la colloco allo stesso piano di una vittoria della altre competizioni europee perché ha regalato emozioni forti, indipendentemente dalla grandezza della competizione. Ci sono club per i quali le vittorie europee sono conseguenza naturale di investimenti e delle aspettative. Io ho avuto la fortuna che su cinque vittorie, quattro sono state contro natura. Con il Porto, per esempio nessuno si aspettava le vittorie europee, così come con l’Inter. E ancor meno con la Roma».

STAGIONE POSITIVA – «Dipende da chi la analizza. Per alcuni Einstein delle tv portoghesi, la nostra stagione è stata pessima, ma per me che sono molto esigente con me stesso, è stata fantastica, perché non avevamo le capacità per fare meglio. Ci sono stati giocatori che hanno disputato 50 partite non parlo di Rui Patricio che ne ha fatte 54…».

TANTO LAVORO – «Senza dubbio. Ho dovuto far giocare alcuni giovani. Ho avuto un assenza di un giocatore top per dieci mesi, ho avuto come avversario Inter, Milan, Juve, Napoli, Atalanta e Lazio. E abbiamo avuto 14 partite di giovedì, con partite di campionato la domenica dopo. E poi c’è tutto un lavoro che si fa internamente per migliorare il club, cosa che da fuori non si vede. Per questo dico: grande Tiago Pinto».

TIAGO PINTO – «È un socio, un grande direttore e, oggi, un grande amico. Mi accorgo ancora di più perché il Benfica quest’anno non abbia vinto».

SERIE A – «È un campionato in crescita. Le società di metà classifica hanno qualità di gioco e le partite diventano difficili. Vogliono vincere, non ci sono partite semplici. Sono contento di essere tornato in Serie A».

ARBITRI – «Gli arbitraggi si discutono non solo in Italia ma in tutto il mondo. In Serie A c’è un lavoro difficile per il signor Rocchi, ci sono meno arbitri con esperienza e molti giovani. Devo dire che ci sono stati alcuni errori arbitrali che hanno condizionato diverse partite. Comunque la Serie A è un campionato di qualità».

RUI PATRICIO – «Lui è un mostro… il “San Patrizio” di Roma. Ha giocato 54 partite, ha avuto due problemi nei gol contro Sassuolo e Bodo Glimt, ma ha avuto sempre un rendimento elevatissimo. Come fate in Portogallo a dire che non gioca titolare in nazionale dopo la stagione nella Roma? Per me è un’eresia».