Roma voto 5.5: dal silenzio dei Friedkin alla mossa Mourinho, fino al rendimento della squadra
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Roma voto 5.5: dal silenzio dei Friedkin alla mossa Mourinho, fino al rendimento della squadra

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Roma, il 2021 non ha portato grandi soddisfazioni sul campo, ma i Friedkin hanno tracciato un solco con l’ingaggio di Mourinho

Una manciata di ore alla fine del 2021, per certi versi annus horribilis per i giallorossi, perlomeno sul campo. Il 2020 era finito con buoni auspici, complice la positiva posizione di classifica che lasciava ben sperare in vista di un piazzamento Champions. Con l’anno nuovo però, la magia è presto finita: gennaio e febbraio avevano ulteriormente illuso la piazza, pur non essendo stati idilliaci, poi il disastro in primavera inoltrata. La difesa a 3, che aveva permesso a Fonseca di dare compattezza alla squadra, è finita per crollare a causa dello scarso rendimento del centrocampo. Nel buio totale, che avrebbe portato i giallorossi a subire 58 gol in campionato chiudendo al settimo posto, una piccola luce era venuta dall’Europa League, con l’eliminazione per mano del Manchester United. Mentre si avvicinava l’estate e i dubbi aumentavano, ecco che i Friedkin tirano fuori il coniglio dal cilindro: in una mattina di maggio l’annuncio di Josè Mourinho come futuro allenatore. Una mossa che riporta entusiasmo in una piazza demoralizzata e quanto mai vogliosa di tornare ai livelli che le competono.

Dai primissimi istanti dall’arrivo dello Special One nella Capitale, l’entusiasmo è enorme, ma è evidente come il ruolo del portoghese sia quello di parafulmine. La società infatti, seppur presente fisicamente all’Olimpico, ha continuato (e continua) e trincerarsi in un silenzio a tratti inspiegabile. Nei fatti però, l’operato degli americani è concreto, come dimostra il mercato in entrata. Abraham prende il posto di Dzeko e diventa l’acquisto più oneroso della storia della Roma, poi Shomurodov, Vina e Rui Patricio. Se le prime uscite stagionali mettono in mostra risultati e bel gioco, con l’arrivo dell’autunno la creatura giallorossa comincia a mostrare le prime piccole e grandi crepe. La sconfitta nel derby, la disfatta di Bodo e le prime uscite fuori luogo di Mourinho riportano un po’ tutti sulla terra. Il cammino prosegue tra alti e bassi, e il 2021 si chiude con la bella vittoria sul campo dell’Atalanta, lo stop interno contro la Sampdoria e il sesto posto in classifica. Probabilmente queste due partite rappresentano tutto l’anno solare della Roma: qualche exploit qua e là, e poi improvvise quanto inaspettate cadute.