Roma, via Bojan ma la cessione sbagliata è un?altra! Oggi attacco meno veloce ma la sfida di Zeman è altrove - Calcio News 24
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2012

Roma, via Bojan ma la cessione sbagliata è un?altra! Oggi attacco meno veloce ma la sfida di Zeman è altrove

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Un’idea nata e concretizzata nel giro di qualche ora: Bojan Krkic passa dalla Roma al Milan, ma il proprietario del cartellino resta il Barcellona. Il club di Via Turati subentra nell’operazione assumendo la stessa posizione che fu della Roma: prestito con diritto di riscatto, con il dettaglio da limare che risiede proprio nella cifra che eventualmente il Milan dovrebbe versare ai blaugrana per acquisire l’intero cartellino del giovane attaccante spagnolo, proprio oggi al suo ventiduesimo compleanno.

MALUMORE NELLA PIAZZA GIALLOROSSA – Basta aprire e consultare i social network più in voga del momento per assicurarsi della delusione dei tifosi romanisti in merito a questa discussa operazione. Bojan non ha affatto brillato nel suo battesimo italiano, avendo vissuto una stagione da comprimario e palesato un enorme deficit in termini di personalità; la famosa “cura Zeman” però aveva convinto i contestatori di un tempo a dare un’altra possibilità al talento dello spagnolo – marcatore migliore di sempre nella storia della Cantera blaugrana – che sotto la guida del boemo avrebbe potuto sfruttare il particolare impianto tattico per esaltare le sue caratteristiche di velocità pura, rapidità d’esecuzione, tecnica di base e fiuto del gol. Altro aspetto che si contesta alla dirigenza capitolina è di aver rafforzato gratuitamente una diretta concorrente per le posizioni di classifica più ambite quale il Milan.

OPERAZIONE CHE ARRIVA DOPO UN’ALTRA DISCUSSA CESSIONE – Sotto la gestione Luis Enrique fu Osvaldo-Totti-Borini-Lamela-Bojan. Un attacco dalle potenzialità enormi ed in prospettiva atomico che, rafforzato ulteriormente dall’approdo di quel Mattia Destro cercato da tutti, avrebbe avuto bisogno di una sola cessione per non risultare eccessivo dal punto di vista numerico e presentarsi ai nastri di partenza della corrente stagione quale un reparto in grado di fare la differenza. E, a giochi fatti, chi ha brillato di meno nello scorso campionato è proprio Bojan Krkic. Non trova spiegazione invece, nonostante i tredici milioni versati dai Reds, la cessione di Borini al Liverpool: classe 1991, l’attaccante ex Chelsea ha dimostrato nell’esperienza giallorossa di avere personalità e fame per imporsi a determinati livelli. Dinamico, veloce e propenso al sacrificio fisico e tattico, ha compensato con tali caratteristiche quel gap di talento che però Bojan non ha saputo tradurre in un rendimento all’altezza. Dubbi ulteriori arrivano dalla circostanza per cui la dirigenza, dopo aver scelto e condotto con competenza la politica dei giovani ed aver inoltre puntato su un tecnico che esalta un certo tipo di attaccanti, si sia privata proprio dell’identikit perfetto.

L’ATTACCO PERDE IN TERMINI DI VELOCITA’ – Fabio Borini insomma sembrava nato per giocare a calcio con Zeman: la società non l’ha pensata ugualmente ed oggi, con la rinuncia a Bojan, ha ulteriormente privato il pacchetto offensivo di velocità, accelerazione ed imprevedibilità sugli esterni. Seppur non propriamente un esterno di ruolo, Bojan sembrava più adattabile di profili quali Totti, Osvaldo e Destro. Ora restano gli ultimi tre con Lamela e Nico Lopez: dalle prime uscite l’aria non sembra questa, ma deve essere l’anno di Erik Lamela. L’argentino ha tutto ciò che serve per diventare il prediletto del tecnico boemo, compiere un salto di qualità impressionante e tramutarsi  – in dodici mesi – in un calciatore d’elite mondiale. Con Osvaldo riferimento indiscusso della squadra – a patto di temperare qualche eccesso caratteriale – l’altro posto disponibile dovrebbe spettare a Mattia Destro, l’acquisto tanto inseguito e felicemente raggiunto; attaccante completo che Zeman può adattare efficacemente nel suo proverbiale tridente. Capitan Totti ad oggi è ancora un titolare inamovibile, a rischiare un impiego stabile è proprio Lamela insidiato dall’ex centravanti del Siena. Ma sarebbe delittuoso “dimenticarsi” di Lamela. Con quel Nico Lopez già in rete nella gara dell’esordio stagionale e pronto a rispondere presente se chiamato in causa: dunque il materiale a disposizione del tecnico boemo, nonostante quanto detto, non manca. Ora sarà il campo a parlare ma l’impressione è che alla fine sotto la gestione Zeman il problema non potrà risultare la prolificità dell’attacco: sta all’allenatore equilibrare la squadra e modellarla in modo tale da renderla competitiva non soltanto in termini di spettacolo ma di compattezza e risultati. La grande sfida ed ultima chiamata per Zdenek Zeman.