2014
Sabella: «La vincevamo noi o loro, era uguale»
Il c. t. dell’Argentina, all’ultimo atto del proprio ciclo: «Orgoglioso comunque dei miei ragazzi»
ARGENTINA SABELLA – In ogni sport che si rispetti c’è sempre uno sconfitto: ieri è toccato all’Argentina, seconda al Mondiale e a soli otto minuti dalla fine dei supplementari, che magari potevano scrivere un altro esito. Alla fine la Germania ha meritato di diventare campione del mondo, senza dubbio, ma il c. t. argentino Alejandro Sabella, alla fine del proprio ciclo sulla panchina della “Seleccion” non ha potuto che tributare a fine gara il proprio doveroso omaggio a chi ha dato tutto per la maglia.
COMPLIMENTI, DAVVERO – Così Sabella a fine partita, ieri in tarda serata, ai microfoni della varie tv internazionali: «Vorrei fare i complimenti, a prescindere, ai miei giocatori per l’ottimo lavoro svolto. Complimenti anche alla Germania, ma questa partita avrebbe potuto vincerla indifferentemente una delle due squadre. I miei ragazzi sono l’orgoglio del nostro paese per quello che hanno fatto fino a stasera, ce l’hanno messa tutta». Purtroppo alcune volte però tutto questo non basta.