Sassuolo, la storia della scoperta di Domenico Berardi
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Sassuolo, la storia della scoperta di Domenico Berardi. Le parole dello scout che l’ha notato sui campi di calcetto

La redazione del sito emiliano SassuoloNews.net ha intervistato Luciano Carlino, storico scopritore di Domenico Berardi. Ecco il racconto.

LA SCOPERTA DI BERARDI – «Un mio amico di calcetto mi ha segnalato Domenico Berardi, che è il fratello di un ragazzo che giocava con noi. Era venuto a trovarlo a Modena e se l’era portato una sera a fare una partita di calcetto. Io in quell’anno, nel tempo libero, facevo scouting. Berardi aveva impressionato tutti. Io non l’avevo mai visto, ho aspettato un paio di giorni, ho chiamato Gianni Soli (il responsabile del settore giovanile del Sassuolo dell’epoca) e gli ho detto che c’era la possibilità di vedere questo giocatore subito. Lui ha dapprima opposto un po’ di resistenza all’inizio, perché non si provavano così i giocatori, senza un percorso ben delineato, ma alla fine si è convinto. L’ho portato io con la macchina a fare allenamento. Dopo 5 minuti, arriva Gianni, lo guarda e mi dice: “È il più forte di tutti, l’è il più bon” e da lì non è più andato via».