Il selfie di Totti nel derby di Roma - 11 gennaio 2015 - VIDEO
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Il selfie di Totti nel derby di Roma – 11 gennaio 2015 – VIDEO

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L’11 gennaio 2015, dopo la doppietta alla Lazio nel derby di Roma, Francesco Totti si rende protagonista di un’esultanza che passerà alla storia

Nel mondo del calcio il valore di un gol non si limita soltanto alla modifica di un risultato parziale. Esso è innanzitutto un momento, un istante, una frazione di gioco in cui un singolo giocatore è al centro di tutto, in quell’arena gremita di tifosi che puntano i loro occhi su di lui. Il gol, così, diviene momento di gloria e rappresenta il culmine dell’evento. Regala importanza e solennità al calciatore capace di spingere il pallone oltre la linea di porta, il quale può finalmente sfogare tutta la sua gioia verso coloro che lo stanno guardando. L’esultanza, in questo senso, vale come un ringraziamento per tutti coloro che accettano il gol come il momento clou dello spettacolo attraverso grida, cori e applausi. A chi non piace, in fondo, stare al centro dell’attenzione e sentirsi amato? Ecco che quindi, negli anni, le esultanze si sono fatte sempre più sofisticate e originali, in qualche caso particolarmente fuori dalle righe, in altri così d’impatto da diventare iconiche.

Le esultanze più iconiche e la figura del Pupone

La linguaccia di Del Piero, l’aeroplanino di Montella, le mani alle orecchie di Icardi e quella “rotante” di Toni, la smitragliata di Batistuta, il ciuccio del Pupone… Già, Francesco Totti è l’uomo che ha fatto dell’esultanza uno dei suoi tanti marchi di fabbrica. La semplicità e la simpatia di questo grande calciatore gli hanno consentito di rendersi protagonista di gesti post-gol consegnati alla storia, rendendolo a livello sportivo uno dei calciatori più amati di sempre.

Nel corso della sua carriera, Totti ha segnato la bellezza di 250 reti distribuite in 619 presenze con un’unica maglia, quella della Roma, battendo un’infinità di record. È il calciatore ad aver realizzato più reti con lo stesso club, quello ad aver siglato più doppiette e trasformato il maggior numero di penalty, nonché l’unico calciatore nella storia della Serie A ad essere andato in doppia cifra con la stessa maglia per nove campionati consecutivi. Ma, in ottica derby capitolino, è anche il calciatore ad aver collezionato più presenze, 44, e ad aver segnato più gol, vincendo ben 15 match contro i rivali di sempre della Lazio. I biancocelesti hanno terribili ricordi del Pupone, che più volte li ha puniti nel corso di quelli che nella Capitale sono i match più sentiti della stagione. E, in numerose circostanze, Totti si è preso la libertà di celebrare i suoi gol con esultanze assolutamente geniali.

L’originalità di Totti e il Derby dell’11 gennaio 2015

Il famoso “Vi ho purgato ancora” targato 11 aprile 1999, nel derby vinto dai giallorossi per 3-1 che complica la corsa scudetto della Lazio sul Milan, è solo il primo esempio. Il 10 marzo 2002, invece, nell’1-5 targato Montella, il Pupone mette a segno un pallonetto dei suoi – il famoso cucchiaio -, che celebrerà con una dedica alla futura moglie Ilary Blasi. E come dimenticare il “derby della telecamera” del 21 aprile 2004? La dedica, questa volta, è per la sua Curva. Dopo l’ennesimo gol alla Lazio, Totti corre verso un operatore Sky e prende il suo posto andando ad inquadrare i tifosi con la telecamera.

Infine, il derby dell’11 gennaio 2015, che consegna quella che forse rimane l’esultanza più originale della sua carriera. Sicuramente, qualcosa di mai visto prima di allora sui campi della Serie A. Sotto di due gol all’intervallo, la Roma riporta il risultato in parità facendosi trascinare da un’inesauribile Totti, che sigla una doppietta tra il 48′ e il 64′ minuto. La Curva è in estasi, i compagni in delirio, ma a Totti questo non basta. L’eterno capitano giallorosso corre sotto la Sud, si fa consegnare il suo cellulare e si scatta un selfie con i tifosi a fare da sfondo. Un’esultanza speciale per un’occasione speciale, perché Totti, con quella doppietta, supererà Dino Da Costa diventando il miglior marcatore della storia del derby capitolino con 11 gol.


 

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