2013
Spagna, Del Bosque: «Italia? Nessun gap. Serie A…»
Secondo il ct spagnolo gli azzurri non sono inferiori alla Roja.
SPAGNA ITALIA DEL BOSQUE – Alla guida della Spagna dal 2008, Vicente del Bosque ha raggiunto una doppietta storica, conquistando il Mondiale in Sudafrica nel 2010 e nel 2012 il titolo di Campione d’Europa in Polonia e Ucraina. Il commissario tecnico della Roja ha parlato al “Corriere dello Sport” del calcio italiano, partendo dal Napoli dell’amico Rafael Benitez: «E’ un allenatore che ha fatto la gavetta, che ha una grande passione per il calcio e un record fantastico di vittorie. E’ arrivato al top grazie al suo lavoro e si è meritato tutto quello che ha conquistato. Non credo di averlo ispirato, ma abbiamo lavorato insieme nelle giovanili del Real Madrid e ci siamo confrontati su tanti argomenti, compresa l’alimentazione dei calciatori. Mi ricordo che già allora aveva una visione chiara del suo futuro: voleva a tutti i costi diventare un allenatore professionista, uno dei migliori. In tv ho visto quasi tutte le partite del Napoli e mi è sembrata una formazione ben costruita, già amalgamata sul campo. Ha ottime individualità e può restare in alto in classifica fino alla fine. A centrocampo e in attacco, in particolare, ha tantissima qualità».
Sui “napoletani” della Spagna ha poi spiegato: «Callejon? E’ ancora molto giovane, ma ha già fatto vedere cose importanti. Ha grandi mezzi fisici, è rapido e dispone di una buona tecnica. Sulla fascia sfrutta al meglio le sue qualità offensive. Ha iniziato bene e sono convinto che disputerà un’ottima stagione. E’ bravo e lo stiamo seguendo con attenzione, come tutti gli spagnoli che militano in altri campionati europei. Albiol? Per noi era importante che tornasse a giocare con continuità. Adesso lo sta facendo e siamo soddisfatti. Per il calcio italiano è adatto e lo sta dimostrando: tatticamente è bravo e si muove bene nella difesa a quattro. E’ un centrale molto completo che sbaglia poco, è forte di testa e tocca bene il pallone. Reina? Pepe è un ottimo portiere e sono felicissimo che stia giocando. Era reduce da grandi stagioni in Inghilterra e viste le sue potenzialità ero convinto che al Napoli avrebbe fatto bene. E’ completo, ha grande sicurezza in sé e spero che continui così per venire con noi ai Mondiali. Su di lui puntiamo».
Vicente del Bosque poi conclude l’analisi del club partenopeo: «Higuain è un attaccante con molta energia, che partecipa tanto alla manovra e che sottoporta è efficace. E’ ancora giovane, ma grazie agli anni in Spagna è molto cresciuto e si è formato calcisticamente. E’ arrivato in Serie A al momento giusto e vedrete che farà grandi cose. La stagione è appena iniziata, ma il Napoli può lottare per lo scudetto. Non ha solo Callejon, Albiol, Reina e Higuain, ma anche una grande organizzazione tattica e altri campioni. Hamsik? Benitez è bravo a valorizzare i talenti. Hamsik ha già alle spalle un’ottima carriera, ma è in crescita e il fatto di giocare in una squadra molto organizzata gli permetterà di migliorarsi ulteriormente».
In rassegna anche la Juventus e la Fiorentina: «La Juve è una squadra ben costruita e non a caso costituisce la base della Nazionale. Ha giocatori che hanno vinto gli ultimi due scudetti e un allenatore bravo. Può far bene sia in Italia che in Europa. Llorente? Fernando ha grandi qualità e può far bene in qualsiasi squadra, anche nella Juve. Ha solo bisogno di tempo e pazienza. Borja Valero? Lo conosco da quando ha dieci anni e ho molta considerazione di lui perché è forte, ma in Nazionale a centrocampo abbiamo abbondanza e una grande concorrenza. Joaquin? E’ dotato di grande classe e ha un’arte speciale per il calcio. Pochi hanno le sue qualità e dopo aver fatto bene nel Malaga, si ripeterà a Firenze».
Infine, a proposito della Nazionale di Cesare Prandelli, il ct de La Roja ha dichiarato: «Pirlo? E’ molto bravo a iniziare la costruzione della manovra da dietro. Ha sicurezza, vede bene il gioco, ha un lancio preciso, ma è capace anche di segnare e di fare l’ultimo passaggio. Lo definirei un top player. L’Italia è una Nazionale molto competitiva e organizzata. Prandelli è un ottimo allenatore che ha dimostrato di saper lavorare bene e i risultati sono dalla sua parte. Con lui ho un bel rapporto. Abbiamo grande rispetto dell’Italia che è una delle Nazionali più forti al mondo e ci ha sempre creato problemi. Nella Confederations Cup l’abbiamo battuta solo ai calci di rigore e siamo stati sconfitti in amichevole a Bari. Tra noi e loro non c’è assolutamente un gap. Italia protagonista ai Mondiali? Sicuramente sì. Balotelli? E’ un attaccante eccellente e abbiamo sempre avuto difficoltà a marcarlo perché ha un grande fisico e una tecnica incredibile. E’ un talento, uno dei migliori in circolazione».