2012
Udinese, Guidolin: “Barreto è pronto, il Parma…”
Francesco Guidolin parla alla vigilia della sfida tra Udinese e Parma, sua ex squadra. Il tecnico dei friulani si è soffermato su alcuni singoli, che potrebbero scendere in campo contro i ducali: “Benatia è tra i disponibili e in questa settimana il lavoro come sempre è andato bene – ha esordito Guidolin – . Purtroppo abbiamo avuto problemi con Floro e Fabbrini che non saranno disponibili per domani, per cui dobbiamo trovare delle soluzioni alternative per l’attacco. Il lavoro della squadra comunque è andato bene, si è allenata bene ed è preparata per la partita dal punto di vista fisico e atletico. Barreto è pronto, potrebbe essere scoccata anche la sua ora. Dal primo minuto? Ci può stare, è un’ipotesi che sto valutando. Deciderò domani. Il Parma? à? un’ottima squadra da un punto di vista dell’organico, ve lo posso garantire. Ci sono ragazzi che con me hanno fatto un campionato importante, il primo anno dopo la promozione dalla serie B. Abbiamo lottato insieme a lungo per le coppe europee, fino a febbraio. Poi abbiamo avuto un brutto periodo durante la pausa invernale, però eravamo quinti in classifica a Natale. Conosco alcuni giocatori, inoltre i gialloblu si sono rinforzati con gli acquisti di Giovinco, Paletta, il ritorno di Mariga e Floccari. à? una bella squadra con giocatori importanti, ben allenata da Donadoni che è un ottimo allenatore, e siccome non è ancora tranquilla domani sarà molto dura, ma dobbiamo essere pronti. Con la Lazio i crociati hanno meritato di vincere e adesso contano tanto gli aspetti nervosi. Contano tanto le forze fisiche, le forze rimaste, la tattica, ma contano molto di più le motivazioni. Noi domani dobbiamo essere al 110%. Noi dobbiamo fare la partita perfetta, perchè noi vinciamo solo se facciamo la partita perfetta. Non dobbiamo occuparci di come arriva l’avversario all’appuntamento, dobbiamo arrivarci noi nel modo migliore. A Parma ho lasciato un gruppo straordinario, sono convinto che vogliano fare bene quando mi incontrano per la stima reciproca. à? normale, quando io ero giocatore affrontavo i miei ex allenatori con cui ero stato bene per dimostrare che ero cresciuto. Dobbiamo essere bravi noi, è questa la cosa che conta di più.”