Verratti: «La vittoria dell'Europeo mi ha reso più maturo. Futuro? Resto al PSG»
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Verratti: «La vittoria dell’Europeo mi ha reso più maturo. Futuro? Resto al PSG»

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Marco Verratti

Marco Verratti ha rilasciato una lunga intervista a France.info: le parole del centrocampista della Nazionale e del PSG

Marco Verratti ha rilasciato una lunga intervista a France.info: le parole del centrocampista della Nazionale e del PSG.

RUOLO PREFERITO – «Diciamo che a centrocampo mi trovo bene ovunque. Le diverse posizioni sono scelte dall’allenatore. È stato lui a chiedermi di giocare davanti alla difesa contro il City. È qui che bisognava spezzare il “pressing” perché è una squadra che pressa tanto e provoca “uno contro uno”. Però a volte posso giocare di più davanti, l’allenatore sa che può chiedermi di adattarmi agli avversari.»

COMPLIMENTI DI GUARDIOLA – «Sono certamente parole che danno piacere. È una persona che capisce il calcio, che fa bene al calcio e uno di quelli che ci rende felici con il calcio. Quindi sì, sono felice».

DIVERTIRSI GIOCANDO A CALCIO – «A volte ci dimentichiamo che questo è uno sport che avremmo fatto comunque, anche alle 8 di sera dopo il lavoro, come fanno milioni di persone. Non smetto mai di divertirmi su un campo da calcio, anche quando c’è molta pressione, la posta in gioco è alta, non ho mai perso il divertimento di divertirmi e non lo perderò mai. Ecco perché mi sveglio ogni giorno. Certo che c’è da lavorare, ma in campo devi dare la sensazione di dominare la pressione e il pallonE. Ho imparato a distaccarmi dai giochi high-stakes, è così che ti diverti. Che si tratti di una finale di un Campionato Europeo o di un’amichevole, devi sempre divertirti, divertirti e vincere, perché è quello che ami di più al mondo».

EUROPEI – «Queste sono cose che rimarranno con me per tutta la vita. È la più grande emozione che ho vissuto nel calcio. Vincere con la Nazionale è così diverso. Giochi con i tuoi amici, davanti alla tua famiglia, per il tuo paese. Juve, Inter, Milan, tutto questo non esiste più. Dal bambino alla nonna ottantenne, c’erano tutti. Ed è una grande emozione vincere l’Europeo contro gli inglesi, in casa, e tornare a Roma, ritrovare i propri figli, tutta quella gioia. Tengo tutto dentro di me. Questa vittoria mi ha fatto crescere, mi ha reso più maturo. Il calcio per me resta un gioco, a prescindere dalle sconfitte e dalle vittorie. Ma ora questo mi ha cambiato. È il tipo di esperienza che voglio per tutti. Da bambino immaginavo che avrei passato tutto questo e sono fortunato che sia diventato il mio lavoro. È vero che alla fine in campo siamo noi, ma ero anche molto felice per la mia famiglia e i miei amici.»

MONDIALE – «Quella è un’altra esperienza che sarà anche impegnativa. E dovremo tornarci presto, essendo seri e giocando davvero l’uno per l’altro. È il nostro segno distintivo che nessuno ci toglierà. Dobbiamo rifocalizzare l’obiettivo e dare il meglio di noi stessi per raggiungerlo.»

MESSI – «La vita mi ha dato l’opportunità di giocare qui ogni giorno con il più grande giocatore del mondo. Fisicamente è molto bravo, e con la palla sta ancora meglio. Quando siamo con lui, dimentichiamo la sua età. Era così forte quando giocava contro di noi che ora ne approfitteremo».

PSG – «Cosa mi ha dato? Tutto ! Dal punto di vista calcistico, ho avuto la possibilità di giocare con e contro grandi campioni, in grandi partite, è quello che volevo soprattutto. Mi sono innamorato di questo club ed è per questo che cerco sempre di dare il massimo, per ripristinare la fiducia che mi è stata data. Ero un ragazzino che veniva da un piccolo paese di provincia italiano e qui avevo tutto. I miei figli sono nati qui! Quando hai poco più di 18 anni, quelli sono i tuoi anni migliori. E li ho vissuti qui. È stato stupefacente. Sono diventato un uomo e ho trovato l’amore. Quindi tutto ciò che ho vissuto qui mi lascerà ricordi incredibili».

FUTURO – «Mi resta un po’ di tempo in carriera. Quello che so è che resterò sempre qui. Pescara? Torno a Pescara, ma diciamo che dopo anni in questa grande città si torna a casa per amici e parenti. E poi perché c’è il mare, e la montagna»