Zenit, Spalletti: «Il Milan è l'anti-Juventus» - Calcio News 24
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2013

Zenit, Spalletti: «Il Milan è l’anti-Juventus»

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ZENIT SAN PIETROBURGO SPALLETTI MILAN JUVENTUS – Luciano Spalletti non sembra avere dubbi, circa il fatto che solo il Milan può contrastare il regno della Juventus nel nostro campionato, con i bianconeri a caccia del tris scudetto. L’attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo, intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, crede che i rossoneri abbiano una marcia in più rispetto alle altre rivali della compagine di Antonio Conte, nella corsa verso il tricolore: «Il Milan è il Milan. Un anno fa tutti dicevano che i rossoneri “giocavano da paura”. Una critica severa. Ma quel Milan “da paura” è arrivato terzo. Ed è andato in Champions.Ora può solo crescere. Quale squadra ha tanti giovani così bravi? De Sciglio è uno dei potenziali fenomeni del calcio mondiale, El Shaarawy merita fiducia e Balotelli deve, dico deve, compiere l’ultimo salto di qualità. A volte si fa ancora tradire dall’esuberanza del ragazzo e perde il filo logico della partita. Ma quando ha la testa giusta sposta gli equilibri. Super Mario può far vincere il mondiale all’Italia. A proposito di talenti, ci sono anche Poli e Niang. Vi bastano? Il Milan ha margini di crescita inimmaginabili. Può alzare l’asticella in zona Juve.»

COLPO KAKA’ – Inevitabile per Spalletti, a questo punto, parlare anche del ritorno in casa Milan di Ricardo Kakà, giocatore che rende ancor più forte la formazione rossonera: «E’ l’uomo che può fare la differenza. Ricky non può permettersi brutte figure. Di essere al di sotto del Kakà che fa battere a mille il cuore ai milanisti. Se avesse avuto anche solo il minimo dubbio di non essere all’altezza del primo Kakà non avrebbe mai accettato l’offerta rossonera. I vecchi campioni se li tocchi nell’orgoglio reagiscono da fuoriclasse.»

FURIA JUVE – Tuttavia, la Juventus continua a impressionare favorevolmente Spalletti, il quale crede che i bianconeri siano ancora nettamente i più forti in Italia: «Ho visto in televisione Juve-Lazio e mi sono detto: “Ma come fanno a essere sempre così assatanati?”. Conte ha due grandi qualità: è un maestro di calcio ed è bravissimo a obbligare i suoi dirigenti a spendere tanti soldi nella campagna acquisti. La Champions? Proveranno a vincerla. Tevez è un campione da Coppa: è cresciuto per strada dove si vive per un dribbling, per un gol. E’ il cattivo con tanta classe: serve per andare avanti in Champions. Pogba può essere l’uomo nuovo che alza il valore complessivo della squadra.»

NAPOLI E FIORENTINA – Per Spalletti, però, ci sono anche il Napoli e la Fiorentina pronte a sedersi al tavolo dello scudetto, con i grandi colpi messi a segno in estate e la presenza di grandi allenatori: «Higuain è un top player. E Benitez ha l’equilibrio giusto per una piazza così bollente. Mi ricorda Bianchi che, non a caso, ha vinto lo scudetto con il Napoli. Poi, mi aspetto l’ultimo salto di qualità da Hamsik. Comunque il vero fuoriclasse partenopeo non è in campo. Mi riferisco a De Laurentiis. Non sono tanti i presidenti che tolgono problemi agli allenatori. De Laurentiis è uno di questi. La Fiorentina? I Della Valle sono tornati in prima fila. E questa è un’arma preziosa. Come il bel calcio che insegna Montella e la coppia gol Rossi-Gomez. Non vedo di meglio in circolazione, ma lo scudetto è tanta roba.»