Sampdoria, D'Aversa: «Prestazione pessima, c'è da cambiare qualcosa»
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Sampdoria, D’Aversa: «Prestazione pessima, c’è da cambiare qualcosa»

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Roberto D’Aversa, tecnico della Sampdoria, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la pesante sconfitta con il Torino

Roberto D’Aversa, allenatore della Sampdoria, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine del match contro il Torino. Ecco le sue dichiarazioni.

TORINO – «La preoccupazione c’è sul fatto che nel momento in cui si rientra nel secondo tempo si fa chiudere la partita su un calcio d’angolo nostro. Oggi avevo cinque difensori e sono riusciti a subire tre gol. Noi abbiamo fatto solo 8 falli e prendere 4 gialli. Antonio svaria su tutto il campo: a volte porta punti e a volte no. Il calendario non è stato idilliaco, ma sulla partita di stasera il calendario non c’entra. Prestazione troppo brutta, pessima. Mentalmente bisogna cambiare l’atteggiamento, non dipende dal sistema di gioco. Gli avversari ci fanno gol troppo facilmente».

SPIRITO – «Stasera abbiamo subito tre gol e ci sono state diverse altre occasioni che potevano determinare un risultato molto più pesante. La prestazione è stata pessima. Rientriamo a Genova e ragioniamo di andare in ritiro perché va data una sterzata. Noi ci fossilizziamo sul 3-0, ma non si può chiudere la partita da un calcio d’angolo a favore. Dobbiamo ritrovare la fame di portare a casa il risultato. Ora valutiamo il ritiro a prescindere da quello che pensa il presidente e la società. Non può passare sotto l’indifferenza».

PROBLEMI – «Noi sapevamo che Atalanta e Torino erano simili. Loro giocano a tutto campo. Atalanta con più qualità del Torino. Sotto quel punto di vista devi dimostrare di essere pronto. Loro non ti permettono di giocare la palla e se giochiamo palla addosso sotto di un gol li avvantaggiamo pure. Contro l’Atalanta è episodica, questa mi fa veramente arrabbiare. Non cerchiamo alibi sull’aspetto fisico. È solo mentale. Oggi c’è una squadra che l’ha voluta, il Torino. Noi non ce l’abbiamo avuta. Dovrò cambiare qualcosa anche io: negli allenamenti o nel parlare ai ragazzi».