Edy Reja: «Gasperini innovatore come Sacchi, non è stato capito fino in fondo. I più forti allenati Pirlo e Klose»
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Edy Reja: «Gasperini innovatore come Sacchi, non è stato capito fino in fondo. I più forti allenati Pirlo e Klose»

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Edy Reja, l’intervista alla Gazzetta: «Gasperini innovatore come Sacchi. Capello, De Laurentiis, Lotito: vi dico tutto»

Edy Reja, festeggia oggi 80 anni. Ha allenato fino a due anni fa e oggi apre la valigia dei ricordi con La Gazzetta dello Sport.


FESTA DI COMPLEANNO
– «E come tradizione festeggerò il compleanno alla Barcolana (la kermesse velica che si svolge ogni anno in questo periodo a Trieste, ndr). L’ho sempre fatto, tranne quando allenavo l’Albania, perché la data del compleanno coincideva con gli impegni delle nazionali».
IL RIMPIANTO DI UN QUASI SCUDETTO COL CAGLIARI – «Sì, io andai a Palermo, dove vissi una bellissima esperienza di vita e calcistica, ma… Mi stavo trasferendo al Cagliari, l’anno prima dello scudetto. All’ultimo momento ci fu un’offerta più alta del Palermo e Mazza mi cedette a loro. Avrei potuto diventare campione d’Italia con Riva…».
NAPOLI – «Partimmo dalla C e arrivammo in Uefa. Lanciammo giocatori come Hamsik e Lavezzi. Fu l’inizio di un ciclo che dopo tanti anni ha portato quella società a vincere due scudetti. Mi dimisi un paio di volte, ma poi tutto rientrò nel giro di 24 ore con una semplice telefonata. Il presidente è fatto così. Ma è un uomo straordinario e un manager incredibilmente bravo. Ha fatto e continua a fare cose straordinarie».
LOTITO – «Altro manager bravissimo. A Roma molti tifosi non lo amano, ma ciò che ha fatto per il suo club è notevole. Anche con lui qualche scontro c’è stato, ma tutto è rientrato subito».
DOPO LA LAZIO, L’ATALANTA – «Collezionai un quarto e un quinto posto (il quarto è il suo miglior risultato in A, ndr), ma in entrambi i casi fallimmo d’un soffio la Champions, in uno per la differenza reti… Poi c’è Percassi: grande imprenditore, grande conoscitore di calcio, essendo un ex giocatore. Ha costruito un miracolo all’Atalanta. Già. Ma poi è stato fondamentale l’arrivo di Gasperini. Che consigliai io a Percassi. Loro stavano trattando con Maran. Gasperini lo avevo avuto come giocatore a Pescara ed ero convinto potesse essere la persona giusta».
GASPERINI É UN INNOVATORE – «Di più. Io penso che quello che ha fatto non è stato capito fino in fondo. Lui è stato un innovatore al pari di Sacchi. Ha portato un nuovo modo di giocare. All’estero lo hanno studiato attentamente e poi copiato. Farà bene anche con la Roma».
I PIU’ FORTI ALLENATI – «Ne dico due. Pirlo, che ho lanciato in B a Brescia quando aveva 18 anni. E Klose, calciatore di una forza mentale e di una professionalità inimmaginabili. Quello che avrebbe potuto fare di più? Matuzalem. Classe cristallina, da vero fuoriclasse. La testa però non era da atleta».

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