Perchè Balotelli è ancora un Magikarp - Calcio News 24
Connect with us

2014

Perchè Balotelli è ancora un Magikarp

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

balotelli disperato italia giugno 2014 ifa scaled

Mario non si è evoluto ancora, è rimasto chiuso nella sfera Pokè

FINALMENTE BENE – Qualche anno fa, non ricordo con precisione né quando nè come, scrissi un pezzo a favore di Balotelli. Non ricordo con precisione nemmeno il motivo per cui lo scrissi, probabilmente ero sotto l’effetto di qualche medicinale atto a tenere a freno le mie molteplici personalità socialmente pericolose. Grazie a Dio però quel periodo è passato ed ora sto finalmente bene. Vi ammazzo tutti.

GOTTA CATCH’EM ALL – Il punto focale della questione è che da allora è trascorso del tempo e Balotelli è cresciuto. O almeno, dovrebbe essersi mentalmente evoluto a livello Pokemon base, cioè dovrebbe essere diventato almeno un Pikachu a questo punto della sua carriera, non un maledettissimo Magikarp chiuso nella sua sfera Pokè (se hai meno di 20 anni e non hai avuto un’infanzia problematica questa metafora non la capirai mai, skippa avanti). Dopotutto è cresciuto anche chi vi scrive, per dire: adesso sono un ometto, non ho più bisogno della maestra per distinguere i numerini dalle letterine, so mangiare da solo senza seggiolone e non chiedo più alla mamma perché mi tira il pisellino ogni volta che vedo una bella ragazza in tv. Se il cielo vuole tra una decina d’anni sarò anche in grado di attraversare la strada senza farmi la cacca sotto quando passano le macchine. Nella vita si va avanti, ecco.

DIVERSO DA CHI? – Balotelli è invece rimasto la stessa identica testa di mango che era ai tempi di quando lo difesi l’ultima volta (penso fosse nel suo periodo peggiore al Manchester City, ammesso e non concesso ce ne sia mai stato uno migliore). Era un tipo particolare, riusciva a distinguersi dalla massa banale dei calciatori che affollano i campionati professionistici dallo Sri Lanka all’Antartide: in alcuni casi era simpatico, come può essere simpatico insomma l’amico un po’ deviato che dà fuoco al gabinetto di casa perché ha appena scoperto il fuoco (pensate quando scoprirà l’elettricità, come minimo vorrà infilare il suo coso in una presa), in altri era irritante, ma comunque diverso. Il problema è che quando sei diverso per troppo tempo, finisci per essere uguale a te stesso: il troppo stroppia, il gioco è bello quando dura poco, tanto và la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, chi trova un amico trova un tesoro e non esistono più le mezze stagioni. Insomma, la gente finisce per annoiarsi, non so se mi spiego.

CHE BARBA, CHE NOIA – Balotelli ha finito per fare sempre le stesse imbecillate, ovvero imbeccillate diverse una dall’altra, ma della stessa identica tipologia. Che poi, un conto è entrare con la macchina in un carcere femminile, un altro entrare nella Fico e lasciarla incinta: magari il primo è all’apparenza più impenetrabile della seconda, ma è esattamente quel genere di cose che, se fatte per troppo tempo, finiscono col farti pensare che uno come lui non diventerà mai un Raichu (che per chi non lo sapesse, sarebbe l’evoluzione di Pikachu. Skippate pure questa va). C’è un momento esatto in cui l’anticonformismo finisce col conformarti e l’originalità prende ad essere noiosa: un colpo di testa ogni tanto in un mare di belle giocate e battute intelligenti rendeva Cantona un tipo interessante, una bella giocata ogni tanto e nessuna battuta intelligente in un mare di colpi di testa ha reso Cassano quanto di più vicino ci fosse alla caricatura di sé stesso. Tant’è che stamattina che Cassano ne ha fatta un’altra delle sue, nessuno se ne sorprende più di tanto, nessuno ne parla: è diventata una grigia monotonia.

UN APPELLO – Balotelli magari a quel punto non ci è ancora arrivato, ma certo essere scaricati da dei tizi che hanno avuto il coraggio di tenersi Niang dovrebbe essere un campanello d’allarme bello forte: finire dopo Niang nelle gerarchie di mercato è come arrivare a Miss Italia dopo Wilma De Angelis. Che poi lasciamo stare il fatto che Niang non se lo prenderebbe manco la Pistoiese, se glielo regalassero, giusto perché vede meno volte lui la porta di quelle in cui negli ultimi anni Cecchi Paone ha visto la topa. Almeno Balotelli, quello sì, ha ancora qualcuno che se lo fila… e che lo paga pure fior di milioni! Se il patto col diavolo fosse quello di continuare a comportarmi come un fessacchiotto in cambio di 6 milioni di euro l’anno, firmerei seduta stante col sangue, la saliva e qualsiasi altro liquido transiti nel mio corpo. Anzi lancio un appello al Liverpool (qualora dovessero trovare il coraggio interiore di tradurre questo pezzo, che già leggerlo di suo richiede una certa dose di problemi psicologici, figuriamoci buttarlo su Google Translate): io sono il re dei mentecatti, so essere disturbato molto più di quanto Balotelli possa mai essere. Non gioco a calcio, è vero, ma se si tratta di lanciare freccette, mandare a quel paese la gente e non sapersi infilare nemmeno una pettorina, so fare di più e meglio… Io non mi so infilare nemmeno le mutande e prendo meno di 6 milioni di euro l’anno, fate un po’ voi, io ve l’ho detto.

UN MAGIKARP DI TUTTO RISPETTO – In buona sostanza: Balotelli ha stancato, ma non puoi insegnare ad un ragazzino a non rubare motorini dandogli le chiavi di un autosalone. Non puoi chiedere ad uno così di cambiare ed andare avanti pagandogli una montagna di soldi l’anno che, al netto delle multe che sicuramente si beccherà, potete starne certi, restano comunque tantissimi. Forse Super-Mario è vittima di sé stesso, di quelli che lo chiamano Super-Mario come fosse un cacchio di videogioco degli anni ‘80 e di tutti quelli che gli hanno fatto credere di essersi evoluto solo perché in realtà ad evolversi era il suo conto in banca. Ma Balotelli è sempre rimasto un Magikarp. Un Magikarp molto ricco, è vero. Un Magikarp con una Ferrari ed una Bentley camouflage, sì giusto. Un Magikarp con una tipa decisamente “gafi”, gliene do atto. Ma pur sempre un Magikarp. Voi però ricordate in cosa si evolve (se si evolve) un Magikarp, sì? 

P. S. Chiudo lanciando un appello a tutti quelli che in queste ore si stanno sfidando nell’Ice Bucket Challenge tirandosi addosso secchi di acqua ghiacciata: anche io ho una sfida per voi, provate a sostituire l’acqua col piscio ed il ghiaccio con le pietre.