2014
I cinque nomi del tormentone rossonero
Esterno Milan, dal sogno alle soluzioni low cost: da Douglas Costa a Taarabt passando per Cerci, Lavezzi e Ljajic
MILAN CALCIOMERCATO SERIE A – Il calciomercato italiano vive per larghi tratti di infiniti tormentoni: il centrocampo del Napoli, il caso Benatia, l’affaire Vidal. Un posto d’onore nella particolare graduatoria se lo prende di diritto l’esterno del Milan: mister Inzaghi lo chiede da ancor prima del suo arrivo, la dirigenza rossonera tentenna alla ricerca dell’occasione giusta.
IL SOGNO – Douglas Costa. Classe 1990, piede mancino tutto istinto e velocità: il brasiliano è l’uomo giusto perché – per come sarà strutturato il Milan di Inzaghi – può esaltare le trame offensive con quella rapidità che oggi sembra mancare. Velocissimo in ripartenza, ha la giusta tecnica di base per innescare azioni insidiose anche da fermo palla al piede. I pro e contro di una complessa trattativa: può agevolarla la volontà del calciatore di lasciare la pericolosa Ucraina, la ostacola senza dubbio l’elevato costo del cartellino. Difficile ipotizzare una sua cessione per meno di 20-22 milioni di euro.
LE ALTERNATIVE – Cerci e Lavezzi. Subito la premessa: se per Douglas Costa occorrono oltre venti milioni, per i due nomi appena riportati ne servono pochi in meno. E dunque sussistono le difficoltà economiche considerando i mancati proventi dalle coppe europee ed in generale una fase in cui la proprietà non sembra disposta a spese da capogiro. Si cerca l’occasione giusta insomma, quella ideale per rapporto qualità/prezzo: i profili di Cerci e Lavezzi somigliano molto, seppur con caratteristiche differenti (Lavezzi più esplosivo, Cerci più tecnico), a quelli di Douglas Costa. Se i costi dei cartellini si avvicinano parecchio, meno lo fanno gli ingaggi: assolutamente gestibile quello di Alessio Cerci (meno di un milione), alto quello di Douglas Costa (oltre due milioni), inarrivabile (4 milioni) il Pocho. L’italiano è il prospetto più immediato anche in termini di adattabilità al nostro campionato: fattore che a dire il vero non rappresenterebbe alcun problema per quanto concerne l’ipotesi Lavezzi.
LE SOLUZIONI LOW COST – Taarabt e Ljajic. Il primo è in stand-by: l’ala marocchina è una freschissima conoscenza nell’ambiente rossonero ed ha lasciato un discreto ricordo nei suoi mesi con la maglia del Milan. Non un fenomeno ma una soluzione economica che garantisce quantomeno il minimo sindacabile: il 4-3-3 che ha in mente Filippo Inzaghi necessita di sfoghi laterali almeno oggi non affidabili in toto al rientrante El Shaarawy e a quel Menez da ritrovare in termini di condizione psicofisica. La sensazione forte è che Taarabt sia la scelta di ripiego: se non arriva nessuno è questione di una telefonata per accordarsi con il Qpr. Soluzione low-cost – ma tutt’altro che regalata, s’intende – è l’idea Ljajic: il talentuoso serbo piace tantissimo a Galliani che nella scorsa estate ha fatto di tutto per strapparlo alla Fiorentina salvo poi essere beffato dalla Roma. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione il Milan resta alla finestra della Roma nell’intenzione di capire le prossime mosse giallorosse: prevista una cessione in casa Roma, se Sabatini resisterà sul fronte Benatia ecco come potrebbe concretizzarsi la partenza di uno tra Ljajic e Destro. Con lo slavo indiziato numero uno: a cifre accessibili, il Milan potrebbe rientrare nei 10-12 milioni imposti dal suo tesoretto e regalare ad Inzaghi l’esterno agognato. Casella mancante, basta leggere la rosa rossonera per toccare con mano il difetto: un esterno per elevare le ambizioni di una squadra che senza coppe mette nel mirino l’opportunità di rilanciarsi.