Ventura: «Dobbiamo continuare a valorizzare giocatori» - Calcio News 24
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2014

Ventura: «Dobbiamo continuare a valorizzare giocatori»

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ventura cappellino torino febbraio 2014 ifa

Parla il tecnico del Torino, direttamente dal ritiro

VENTURA TORINO – Il Torino è in ritiro a Bormio agli ordini di mister Ventura e si sta preparando al preliminare di Europa League. Lo stesso Ventura ha dichiarato: «Lo spogliatoio era coeso l’anno scorso, abbiamo chiuso la stagione con 14 effettivi causa infortuni. Solo il carattere e la forza del gruppo ci hanno permesso di raggiungere l’Europa League e adesso stiamo lavorando per ricreare le stesse condizioni. Siamo insieme da soli 20 giorni, adesso dobbiamo raggiungere maggiore compattezza e cementificare i rapporti tra vecchi e nuovi».

PROBLEMINI – Ventura ha aggiunto: «E’ naturale avere problemi, soprattutto con gli stranieri che devono imparare a parlare la nostra lingua. Tutti sono disponibili, è un buon inizio. Ora dobbiamo accelerare perché il 31 luglio ci inizia l’Europa League ma comunque ci faremo trovare pronti per questo. Il Toro ha puntato su molti giovani, è una politica che arriva dopo una programmazione mirata dettata da esigenze sportive ed economiche. L’anno scorso è arrivata l’Europa valorizzando molti giocatori. Tre dei nostri sono finiti in azzurro ai Mondiali, altri hanno continuato a frequentare le loro Nazionali. Maksimovic è un esempio, è arrivato da nazionale serbo ma è stato fuori sei mesi per studiare il nostro calcio, poi non è più uscito… Ora ha anche una bella quotazione di mercato».

GIOVANI – Ancora Ventura: «Se vado in Serie B a chiedere a una squadra un giovane, servono 5 milioni e con quel denaro vado in Argentina a prenderne uno già “fatto”. Il settore giovanile alle spalle della squadra è vitale, noi abbiamo molti prodotti in B e in A. Ma l’Europa non si concilia con l’esordio di Primavera. Alfred Gomis è un buon portiere, ha fatto bene a Crotone e ora andrà ad Avellino. Può confermarsi e ambire a difendere una porta importante come quella del Torino. Se uno a qualità gioca sempre, non dipende dall’età. Il problema, per un ragazzo, a volte è che dopo due partite pensa di essere già “arrivato” e magari trova “sponsor” pronti a sostenerlo. In Italia conta più apparire che fare».

PRODURRE – La mission del Torino è questa secondo Ventura: «Il Torino deve produrre. Deve formare giocatori per poi venderne e lanciarne altri. Per quasi tutte le società dev’essere così. Quest’anno abbiamo voluto con noi una pattuglia di giovani promesse e di gente più esperta per un giusto mix. Contano le motivazioni, vedi Immobile che ha fatto una bella stagione. Dietro a lui e Cerci però c’era un gran gruppo. Masiello? E’ in prova, si era fatto male e si è curato a sue spese per essere in ritiro con noi e questo mi ha fatto piacere».

CIRO – «Immobile sarebbe rimasto solo senza offerte irrinunciabili, logicamente però se non fosse andato al Borussia Dortmund non sarebbe stato l’Immobile dell’anno scorso. Lo stesso discorso vale per Cerci. Se Alessio resterà con noi sarò la persona più felice del mondo, ma questo lo deve dire il mercato. A Quagliarella ho detto che non deve dimostrare niente, deve solo essere. Allegri alla Juventus? Non commento ma se vinciamo un derby diranno che lo abbiamo fatto perché non c’era Conte!» ha concluso a Tuttosport mister Ventura.