2014
Diario Mondiale: sfida tra mondi opposti
Mi aspetto due grandi finali. Perché le semifinali hanno deluso, ma soprattutto perché è stato un mondiale bellissimo. Dapprima i gol, tanti e meravigliosi nelle prime 48 partite. Poi l’equilibrio, un’incredibile incertezza che ha portato 7 gare su 14, un clamoroso 50 per cento, a terminare con la parità al novantesimo. Certo in alcuni casi, come Olanda-Argentina sfiorando la noia più totale. Ma nella maggior parte dei casi, partite tirate, vive, maschie e mozzafiato. Mi aspetto che il Brasile, paese e squadra, reagiscano all’indegna figura da dopolavoristi rimediata a Belo Horizonte, mi aspetto una squadra arrabbiata con il mondo che si voglia vendicare del 2010 dell’olanda e che trasformi l’umiliazione di 4 giorni fa in sudore, fatica e gol.
Per onorare la gente brasiliana, e iniziare una difficile e tortuosa redenzione post massacro tedesco. Ma soprattutto mi aspetto che sia splendida Germania-Argentina. E’ la finale mondiale più presente, è la sfida tra mondi e culture opposte, tra il calcio di squadra e il calcio di Messi. Tra chi manda avanti il gruppo e chi si affida ai pochi campioni che ha. Ci sarà Rizzoli a rappresentare l’Italia. E’ stato insieme a Webb il migliore al mondiale, giusto che tocchi a lui, visto che l’inglese diresse nel 2010 (male peraltro) Spagna-Olanda. Gli auguriamo di usare i cartellini, nonostante la Fifa, e di dirigere con la class e personalità che lo contraddistinguono.
Come tutti sbaglia. Ma legge le partite e le azioni meglio di tutti. E’ un degnissimo coprotagonista di un film che sarà meraviglioso: Germania – Argentina, parte terza. Ci sentiamo lunedì per tirare le somme. E occhio, perché se Messi segna e l’Argentina vince, la leadership di Maradona diventa un serissimo argomento di discussione. La Germania e’ favorita. Però… Ci sentiamo presto, bom dia!