Diario Mondiale: Louis e Luis, questione di c... ehm, fortuna! - Calcio News 24
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2014

Diario Mondiale: Louis e Luis, questione di c… ehm, fortuna!

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Il Diario Mondiale di Riccardo Trevisani per CN24, pagina sette!

Ogni giornata dei Mondiali propone mille storie da vivere, da raccontare e da scoprire. È difficile scegliere, specialmente qui in Brasile, dove la vita scorre veloce, tra un aereo, un pasto rapido e una partita da commentare. Mi voglio soffermare ancora una volta sugli allenatori, però.

Meglio un generale fortunato, piuttosto che un generale bravo. Come se entrambe le cose non si potessero avere. Louis van Gaal e Luis Felipe Scolari, sono uniti dal nome e da una dose di fortuna notevolissima. Il Brasile vive ogni partita del mondiale come un evento storico, son passati 64 anni dall’ultima volta e il Mondiale in casa chissà se e quando ricapiterà. Tensione e pressione non aiutano, ma nemmeno giustificano una squadra che giochi così male. Non giustificano alcune scelte come l’intestardirsi su Fred e Luis Gustavo, l’aver lasciato a casa Lucas, il non concedere una chances a Maicon nonostante Dani Alves sia il peggiore degli ultimi dieci anni. Però Pinilla spacca la traversa al 119 e Jara prende il palo sul rigore decisivo. Altro che tattica, tecnica, bravura. Si chiama fortuna, e faccio fatica a non dire quella parola che inizia con la C e finisce per ulo. Magari dopo 3 gare su 4 mal giocate, arriverà un Brasile migliore e capace di lottare per la coppa, ma intanto deve parare i colpi di cuadrado e James Rodriguez e di un bravissimo allenatore come Pekermann. Non è da meno l’altro Louis che però allena una squadra difensivamente molto meno forte del Brasile. L’Olanda di van Gaal è speculativa, attendista, bruttina e diversa dalla tradizione olandese. Non piace in patria, divide la critica sempre esteticamente esigente, ma è ancora tra le prime 8. Ribaltando nel finale contro un Messico perfetto per 65 minuti e crollato nel finale nonostante il time out per la prima volta nella storia autorizzato nel calcio. Ha vinto col Cile soffrendo, con l’Australia senza meritarlo e grazie a una papera, dominato la Spagna dopo aver però rischiato lo 0-2… È arrivato a 2 minuti dal recupero con un gol di svantaggio e vinto nei regolamentari contro la tricolor (commovente e sfortunata). Insomma l’Olanda se la può giocare con il Brasile, sia attraverso quella cosa rotonda che rotola, sia attraverso quella cosa rotonda che si usa per sedersi. Magari in panchina. Vero Louis e Luis?

Ci sentiamo presto, bom dia!