Italia, Buffon: «Colpe di tutti. Largo ai punti fermi» - Calcio News 24
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2014

Italia, Buffon: «Colpe di tutti. Largo ai punti fermi»

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Il portiere della nazionale: «Balotelli ha 24 anni, non è iù giovane»

ITALIA BUFFON MONDIALI BRASILE 2014 – Finita la tremenda avventura in Brasile, la nazionale italiana è tornata in Italia e anche il capitano Gianluigi Buffon. Lo stesso Buffon, nel mirino per le parole dopo l’ultima gara, in un’intervista ha dichiarato quanto segue: «Prima del Mondiale non pensavo fossimo i migliori ma speravo che fossimo maturi almeno da arrivare agli ottavi, almeno».

FATTORI – Buffon ha proseguito: «Il caldo è un fattore ambientale che valeva per tutti, molti di noi erano logori fisicamente. La vittoria con l’Inghilterra ci ha illuso, prima del Mondiale avevamo fatto un bel gioco ma in Brasile siamo parsi senza idee. Prandelli è una persona perbene e un ottimo tecnico e mi è dispiaciuto che si sia dimesso. Con pazienza e volontà è riuscito a riavvicinare la gente alla nazione e in questo ha vinto. L’idea di proporre un nuovo modo di giocare con gli uomini che aveva a disposizione, era giusta e in tre competizioni siamo arrivati sul podio due volte»

COLPE – Ancora Buffon: «Le colpe, in una grande débâcle come questa, vanno divise tra tutti. C’è una compartecipazione. Nel dopo gara non ho avuto paura a dire la mia. Spesso le cose mi escono come starnuti. Ho espresso un concetto di cui sono convinto ancora adesso ma non ho mai attaccato un compagno in 20 ani di carriera e figuriamoci in un momento come quello. E Balotelli, a 24 anni, non è certo un giovane. Il mio era uno spunto per una riflessione. Leggo e sento spesso commenti ironici sull’età dei Pirlo, dei De Rossi, dei Buffon, dei Barzagli. Le chiacchiere passano e i fatti restano in campo: a rompersi le ossa per la causa, sono sempre gli stessi».

CONTINUARE – Buffon ha aggiunto: «Chi ci chiede di pensarci bene se continuare, dovrebbe vedere chi sono ancora i punti fermi. È dietro che sta venendo meno qualcosa. Bisogna costruire uomini altrimenti si andrà sempre incontro a figure di m… I giovani vengono caricati di aspettative ma sono fragili. Sento dire dal 2010 che l’Italia è vecchia. Se un giovane ha il talento per diventare un campione, non lo mandi in nazionale dopo tre, quattro partite ma gli fai arare l’erba in serie A. In nazionale ci sono arrivato due anni dopo l’esordio e ho capito quanto fosse importante. Ora uno fa due o tre gare in nazionale e ha la strada in discesa».

INFORTUNIO – Il portiere della nazionale ha affermato: «Ho letto le parole di De Rossi al ritorno e condivido in pieno. In queste competizioni fa la differenza lo spessore umano. Pirlo? Sarebbe fondamentale se l’allenatore nuovo lo facesse sentire importante. Uno con la sua bravura non merita di finire con un Mondiale fallimentare. Il mio invece era cominciato in salita con quest’infortunio che pareva gravissimo. A livello psicologico poteva diventare un ostacolo. Credevo di ritrovarmi nella stessa situazione del Sudafrica. Aspetti un Mondiale quattro anni dopo aver trascorso il precedente a letto. Hai dimostrato che ti sei ripreso alla grande e il giorno prima dell’esordio ti fai di nuovo male».

SUCCESSI«Il successo personale comunque non mi interessa se non è supportato dal successo del gruppo. Balotelli? E’ un ragazzo che ha molte pressioni, ma se dovessi dirgli qualcosa lo farei direttamente,  – ha proseguito Buffon – adesso si alzano solo polveroni. A me a 24 anni davano fastidio i consigli di quelli che volevano fare i genitori o i fratelli maggiori. Ho papà, mamma e due sorelle. I consigli glieli devono dare i suoi familiari. Cassano si è comportato bene invece, sono disarmato di fronte al voler seminare zizzania, lui è stato esilarante con i suoi eccessi, ma tutto nella norma».

FUTURO – Sul futuro Buffon ha dichiarato: «A Russia 2018 ci penserà dal prossimo anno. La natura mi ha dato doti fisiche particolari ma la differenza la fanno cattiveria, attenzione, desiderio e la vedrò come una sfida con me stesso. C’è anche la famiglia e mi ha fatto piacere vedere Alena in tribuna coi miei figli, è una donna eccezionale. E’ giusto che i miei figli ogni tanto abbiano delusioni a livello sportivo. Ti fa capire che è bello vincere e se ne hai l’opportunità la devi afferrare e non lasciarla con rimpianto».

GOSSIP – «Gossip? Lo metto in conto e lo capisco ma sono diventato famoso per il campo e quello che succede nella mia vita privata in realtà non succede a nessuno e non interessa quali siano le vere motivazioni, i sentimenti, interessa solo la morbosità. Se ne parlassi solleticherei solo questo Quello che succede fuori dal campo, riguarda solo me e le persone che mi accompagnano. Mi sono sempre sentito per fortuna un privilegiato e vorrei parlare solo del mio lavoro» ha concluso Buffon al Corriere della Sera.